La vita come viene

IL POSTO DELLE COSE PERDUTE


Stanotte ho vagato insonne, nei meandri piu’ sperduti della notte. Sono arrivato in un luogo strano, un magazzino sterminato. Vi erano collocate montagne di roba, oggetti, qualche cane, qualche gatto.. tutti rigorosamente schedati da un cartellino. “Filibusta, cane della famiglia Perina, perso nel bosco nella gita del 01/04/99” “Temistocle, gatto di Felice Malberti, perso sui tetti, una notte del 1956, dietro una gatta con la coda alzata” Era il posto delle cose perdute. Ho visto le lentiggine perse da una bambina crescendo. Le mutandine, una sfilza di mutandine perse da un’altra che le toglieva molto facilmente. C’erano anche le mie lacrime, tutte, le avevo perse tutte. Le mie inibizioni, anche loro al gran completo, in fila ordinata. C’era la speranza perduta, di una donna, di rivedere suo figlio prima di morire. E le parole perse da Ettore, colpito da un dolore troppo grande. E poi c’era la sezione del tempo perso. Miliardi di tonnellate di scatole, di tempo perso negli usi piu’ disparati. E montagne di scatoloni di tempo perso ad inseguire un sogno, ma quel tempo veniva restituito a qualcuno piu’ fortunato, scatola per scatola. Il tempo perso inseguendo un sogno, e’ tempo che si ritrova dopo aver agguantato il proprio sogno. Cercavo le mie scatole, con il mio tempo perso dietro ai sogni, e le ho trovate. Erano li’ tutte impilate una sull’altra a seconda del sogno. Il sogno di avere una casa propria, poche scatole, le utime rate del mutuo. I miei sogni erotici, solo una scatoletta piccola che non mi verra’ mai restituita. In generale non molte scatole per me, tranne una pila, enorme, lunghissima che quasi non se ne vede la fine, il mio tempo perso a trovare il vero amore. "Non è l'amore che va via" - Vinicio Capossela