La vita come viene

Ghost in the machine


E' fatta di metallo e plastica, ma dentro ha anche un'anima.L'ho percepita per la prima volta mentre ascoltavo il pigro borbottio al minimo di una Honda 350 Four, con la marmitta 4 in 1 Marving negli anni '70.Quando il padrone della Honda ha dato gas, ed il borbottio sommesso e' diventato un urlo, un ruggito che ha coperto ogni altro suono, trasmettendo potenza e forza, ho sentito nello stomaco uno sfarfallio piacevole, un brivido lungo le membra e la voglia di cavalcare quella belva.Da allora non ho mai smesso, ho cambiato decine e decine di moto, ma la sensazione e' sempre stata quella. Un godimento interiore, una pienevolezza di sensazioni appaganti che mi avvolgono quando la faccio scorrere lenta, fluida e melodiosa su tornanti e curve di montagna. Oppure il sangue che diventa adrenalina pura quando scateno tutta la potenza sul rettilineo, quando stacco aggrappato ai freni con tutte le forze, e cerco l'asfalto col ginocchio mentre le pedane lo sfiorano in un turbine di scintille. Alla prima sosta, il ronfare sornione del motore al minimo, mi sembra quello di un grosso felino stanco ma soddisfatto che si prende una pausa di riposo. E non posso che pensare che abbia un'anima, appagata come la mia dalla corsa appena fatta.