La vita come viene

TRAMONTO


Di fronte a noi ci sono tutte le tonalità di una sera al tramonto.Il giallo, i caldi toni d'arancio e poi i viola profondi, sonori come il rumore delle onde che spazzano gli scogli e la sabbia pochi metri più in la del terrazzino della nostra casa in vacanza.Lei ha gli occhi persi lontano, tra le luci dell'isola che è di fronte a noi e così sobbalza leggermente quando la mia mano scorre lungo la sua gamba.La pelle è calda di sole, è come le pietre riarse che sembrano respirare forte al fresco della sera. Ha toni di seta, sapore del sale e del vento che gioca in pineta tutto intorno a noi.  Lei chiude gli occhi e lascia che io la tocchi schiudendo leggermente le gambe per consentirmi di saggiare la pelle fresca e umida. Mi guardo intorno. Il buio è ormai sceso e la terrazza è un'isola tra le altre case del residence che ci circondano. Vicino, troppo vicino, c'è il viale che porta al mare ma non importa. Le mie dita impazziscono dentro di lei che è scossa da leggeri brividi. Anche lei si guarda attorno e all'improvviso mi scosta la mano, si alza e piano, come in replay, le sue mani scivolano sotto la gonna, afferrano i bordi del perizoma e piano lo fanno scivolare lungo le gambe fino a sfilarselo. E' un sogno confuso nei battiti impazzi del cuore, del fiato corto.  Lei sposta piano la sedia e si mette proprio di fronte a me, alza una gamba poggiando i piedi sul bordo della sedia, e con le dita si apre.Così che alla luce che illumina i viali la sua carne appare di un rosa assordante, profondo, invitante e caldo. Mi guardo intorno: può vederci qualcuno ma non importa e lei sembra avvertire il mio pensiero. Porta le sue dita verso le mie labbra, se le lascia inumidire dalla mia saliva e poi entra dentro se stessa, chiude gli occhi e m'invita a raggiungerla. Di fronte, proprio di fronte a noi, un faro unisce la sua piccola luce a quella delle stelle.E la notte sarà lunga per noi.James Blunt  "1973"