Sono appena tornato dall'anteprima, a cui sono stato gentilmente invitato, del film "28 settimane dopo" sequel di "28 giorni dopo" del 2002.Il film e' godibile, forse con qualche eccesso di macelleria e alcune "sottostorie" che non s'intrecciano bene, ma grazie ad una regia che rende le scene d'azione claustrofobiche ed allucinate, tiene incollati alla poltrona gli spettatori.E poi c'e' il messaggio inquietante, che viene dalla circostanza che si ripete per ben tre volte del film, che un atto d'amore provoca un disastro.Un atto d'amore dei figli verso la loro madre, di un marito verso la moglie ed infine di un militare verso due civili destinati ad essere eliminati senza pieta'.In barba a tutte le frasi fatte sull'amore che salvera' il mondo e che e' la cosa piu' importante.Certo non un capolavoro assoluto, ma un film avvincente che lascia un sentore inquietante nell'anima, e ci costringe chiederci
che cosse' lamor..
