La vita come viene

Il G8 e lo sbirro.


Uno dei punti fondamentali nel programma elettorale del centrosinistra alle scorse elezioni era la creazione di una commissione d'inchiesta sui gravissimi crimini compiuti da polizia e carabinieri durante il G8 di Genova.Oggi l'Udeur di Mastella ed il partito di Antonio Di Pietro hanno affossato la commissione votando contro il governo, e contro tutti quelli che a sinistra hanno votato anche per Di Pietro un vero sbirro nel senso peggiore del termine, che difende la categoria.Su Mastella non dico nulla, e' inutile, ormai lo considero perso, indegno anche solo di parlare in pubblico.Il gesto di questi due avventurieri politici, che navigano nei meandri piu' oscuri della politica italiana, e' molto grave. Nei confronti del governo innanzitutto, nei confronti degli elettori traditi nel patto elettorale e soprattutto e' gravissimo nei confronti di tutte quelle migliaia di cittadini che sono andati a Genova pacificamente e sono stati coinvolti in una tragedia che non e' diventato un massacro di enormi proporzioni solo per puro caso.Un evento caratterizzato dall'assoluta inadeguatezza di chi doveva organizzare il controllo dell'ordine pubblico, dalla colpevole superficialita' con cui hanno agito, trovandosi sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato e facendo sempre la cosa piu' sbagliata, come quel battaglione di carabinieri che ha caricato il corteo imbottigliandolo nel panico e generando i guai peggiori. Chi ha visto la bellissima ricostruzione, precisa ed accurata, fatta da Carlo Lucarelli nel suo programma, oppure chi l'ha vissuto, sa di cosa parlo.Migliaia di inermi manifestanti sono stati trattati come le vittime della peggior polizia cilena di Pinochet.Poliziotti e carabinieri hanno dato sfogo ai loro peggiori istinti feroci, fascisti e vigliacchi protetti dall'anonimato del casco e del fazzoletto.In un altro paese  sopo il G8 di Genova con esiti cosi' disastrosi per l'ordine pubblico, si sarebbero avute una sequenza impressionanti di dimissioni fra i responsabili, dai ministri ai prefetti, dai questori ai commissari e infine i generali.In un'altro paese si sarebbero mantenuti gli impegni elettorali.In un altro paese, ma non in questo, con una classe politica indegna di rappresentarci.