La vita come viene

Il mondo che fini' a Natale.


A Natale, chi piu', chi meno, cerca di concedersi una tregua di vera, o solo apparente,  pace e tranquillita'.L'atmosfera natalizia ovatta i toni, smussa gli angoli dell'ansia, induce alla calma ed a credere di vivere in un mondo perfetto.Ogni casa, ogni famiglia, ha le sue tradizioni, i suoi riti grandi e piccoli che segnano l'avvento del Natale.Anche la mia, quando ero piccolo, li aveva.Poi tutto fini' improvvisamente il Natale del 1975.Mia madre, le cui sinapsi pochi mesi prima avevano preso strade che la maggior parte di noi non puo' seguire, faceva la cura del sonno.Viveva in casa, ma era come un fantasma, assente anche quando non dormiva, completamente rimbambita dai medicinali.E tutti i nostri riti, la preparazione dei dolci di Natale con mia madre e noi tre bambini a sporcare tutta la cucina allegramente, il grande albero di Natale da preparare, con me addetto alle luci, la sorella piu' grande per i festoni, e la piu' piccola per le palline, le domande discrete di mia madre per capire quale fosse il miglior regalo per noi, compatibilmente con il magro stipendio di operaio di mio padre intento a saccheggiare i mercati del pesce per spuntare il meglio al  prezzo piu' basso e le visite festose e chiassose delle decine di parenti di tutti i gradi con le braccia cariche di dolci, regali e bottiglie di rosolio fatto in casa.Quell'anno non ci fu nulla.  La mattina di Natale del 25 dicembre 1975, l'albero giaceva in un angolo del salotto, steso per terra, e gli addobbi erano chissa' dove.Nessuno era in cucina a preparare il pranzo "da Imperatore", come diceva mio padre. Nessun panzone con la barba aveva portato i regali ai tre bambini.Mio padre era sul balcone a fumare intirizzito dal freddo, con lo sguardo perso sul mare all'orizzonte di chissa' quale cielo. E saremmo rimasti cosi tutto il giorno se a mezzogiorno uno zio mosso a compassione non ci avesse portato a casa sua.E fu allora che capii che Natale e' solo una parola vuota, l'illusione di riscattare in un giorno solo, tutto un anno di brutture.Che Natale puo' essere un giorno come un altro, anzi peggiore di ogni altro.  Quel giorno uscii dall'adolescenza, compresi che se il mondo aveva potuto distruggere cosi' il Natale, poteva distruggere qualsiasi cosa. Mi preparai ad affrontarlo, e sono ancora in guerra.