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A PROPOSITO DI FORLI'


Ad un paio di giorni di distanza dalla pubblicazione, voglio postare un commento apparso lunedi su "Il Resto del Carlino - QN", in merito alla tragedia del destino (di cui ho già postato  la notizia in questo Blog domenica scorsa, 30 aprile) che ha colpito una giovane coppia di Forlì nella notte tra sabato e domenica scorsi. Due destini incrociati e un amore "per sempre"di Vincenzo PardiniSe ne sono andati nello stesso momento, con una morte pressoché analoga. Una storia di destini incrociati, voluti dal caso o dalla coincidenza che, comunque sia, ci proietta dentro il mistero della vita, dove l’imprevedibile è sempre in agguato. I nostri giovani, all’opposto dei loro padri, amano vivere di notte, coadiuvati anche dalle macchine che hanno abolito tempo e distanza. Il sabato sera è divenuto il rito dei tempi moderni, che loro debbono celebrare frequentando le discoteche per poi, finita la serata, immergersi nel buio della notte; in quel buio dove dimenticano, forse, ansie e preoccupazioni. La notte, anche quando si è desti, induce al sonno, perché rallenta il ritmo biologico, appanna i pensieri, e fa vedere la realtà in un’altra prospettiva. Nessuno si può sottrarre a questa legge, i giovani lo sanno e ne sono divenuti dipendenti. Spesso può quindi accadere che vengano loro meno i freni inibitori e, inconsciamente, finiscono con lo sfidare se medesimi e il destino. Forse è accaduta la stessa cosa a questa coppia di ragazzi; conclusa la serata, si saranno salutati, promettendosi di rivedersi all’indomani. Sono partiti ognuno per la loro strada, ma un filo misterioso li teneva uniti come si fossero giurati eterno amore; l’imperscrutabile li seguiva passo passo e lo schianto di uno ha trascinato dietro l’altro. Eppure i diari delle loro vite sono rimasti aperti per raccontarci la storia di un amore perfetto, un amore che non ha conosciuto ne usura ne delusione e che continua a vivere, magari in un’altra dimensione. Siamo stati tutti giovani e sappiamo quanto sia forte l’amore, così forte che non ci fa temere niente e nessuno. Questi due ragazzi morti nel bel mezzo della loro giovinezza, e in una circostanza più unica che rara, continueranno, quindi, a rimanerci accanto, se non vicini proprio in virtù di quella loro forza d’amore che dobbiamo fare nostra. Assimilandoli nel nostro immaginario, li terremo con noi sottraendoli anche al buoi della notte che, alla stregua di una divinità ignota, non fa che esigere sacrifici di giovani vite. Una spirale in cui siamo finiti dentro senza sapere come uscirne. O, forse, non vogliamo. Così che, spesso, il sabato sera è affidato ai lampeggianti delle ambulanze e alla preoccupazione dei genitori in attesa dei figli. I quali, spesso, non sono lontani. Stanno solo correndo sull’asfalto alla volta di casa. Corse spesso imprudenti, eccessive come vuole il buio, che sa bene come ottundere le menti. E non solo quelle dei ragazzi.www.manuel1781.net , il mio sito ufficialewww.per-sempre.net , il sito ufficiale del mio primo romanzo