manuel1781 BLOG

E' la triste evidenza di un processo gener ale, sembrerebbe lucidamente (si fa per dire) perseguito in manieraglobale:l'anim alizzazione dell'umano. I segni-fatti sono davanti agli occhi di tutti.Lo sviluppo verso l'intelligenza, la ragione, la libertà, la belle zza e la socialità non è determinastico,ine vitabile ed irreversibile.C'è, negli umani,la possibilità del contrario: verso la stupidità l'irrazionalità, la schiavitù, la nefandezza, l'asocialità. Non deprechiamo gli effetti, la barbarie,senza cercare di capire le cause Esse stanno nella deificazione dell'ideolo gia: l'asserzione divinizzata della libertà (p ropria), dei diritti (mai i doveri), dell'io-noi ( mai coordinato con il tu-loro. Soprattutto, dell'individuale dissociato dal sociale. Notate: si parla sempre dei diritti (sempre propri, ovviamente), mai dei corrispettivi doveri verso gli altri. L'esempio olandese, se non suscita una riprovazione generale che porti i loro governanti a rinsavire(certo perché si deve riconoscere la grave malat tia psico-sociale (basta a considerare sol o le malattie individuali) che ho chiamato ,cioè una deform azione di gruppo -più o meno ampio- con conseguenze devastanti, l'esempio oland ese, dicevo, sarà invocato come esempio di progresso, libertà, ragione ecc. cui rifer irsi e da imitare (è stato fatto alla RAI). Snata, il saggio psico-sociale

è saltata, nel mio testo di commento alla notizia olandese, la definizione di malattia psico-sociale cui mi riferivo: "logicosi ideologiforme", cioè un'abnorme sviluppo concettuale,tendente a costruireideologie assolutizzate nella loro affermazione e at tuazione che accrsce la malattia stessa. E' urgente il riconoscimento della categor ia "malattia sociale" e sviluppare le adeg uate terapie sociali.(si veda il mio: "Crisi epocale e nuovo compito educativo", in Gr egorianum (Roma) 85 (2004) 345-373)