Mappe riflesse

Poter scegliere


Così, mentre cercavo tutt'altro, mi è capitata sotto gli occhi questa frase:se, […] dopo aver studiato il congiuntivo, e sapendolo usare, voi deciderete di «farne a meno», di sostituirlo con altri modi, questa sarà una scelta vostra. Ciò che importa, in lingua, non è scegliere il modo più elegante, più raffinato, ma poter scegliere, adeguando le scelte alle situazioni comunicative.Viene da un tomone di una linguista che si chiama Maria Luisa Altieri Biagi, ma questo non è importante ora. Non mi interessa neanche il discorso sui congiuntivi. Mi hanno colpito quelle due parole: «poter scegliere».Ciò che importa non è fare la scelta giusta, ma poter fare una scelta, giusta o sbagliata che sia. Questo è il concetto che mi ha colpito.Perché mi ha colpito? Non lo so. Ma per uno come me, che tende ad avere l'ossessione di dover fare la scelta giusta, suona come un grande sollievo sapere che la scelta giusta non è poi così importante, in sé. Perché la scelta giusta non è per forza quella “giusta”: magari la scelta giusta è quella più adatta alla situazione che stai affrontando, con buona pace del tuo altissimo concetto di “giusto”.Ho pensato immediatamente al mio post precedente: io ti capisco, tu non mi capisci; io posso fare una scelta, tu no. Il senso è questo, più o meno.Non so, non ho una conclusione per questo post. Mi andava di lasciare qui questo pensiero abbozzato. Ho l'impressione che lavorerà dentro di me per un po'. Ho l'impressione che avevo bisogno di incontrare un pensiero come questo in questo periodo della mia vita.