Maqotil il guerriero

Dal commento di michele decio


Il Milan ha giocato meglio (se pure a tratti) ed è stato penalizzato da una difesa inguardabile. Il gol di Adriano era da annullare tutta la vita. L'Inter avrebbe potuto tranquillamente vincere di goleada, ma si è fatta (quasi) raggiungere grazie alla brillante idea del "genio del calcio", quella di continuare a inserire difensori all'impazzata. Detto questo, il risultato finale dice 2-1 per l'Inter. Ed è quello che importa, a conti fatti. Il pareggio pomeridiano della Juventus (ora a più nove, +9) era un'occasione troppo ghiotta per non approfittarne. Così come era ghiotta l'opportunità di portarsi a più undici (+11) dai cugini rossoneri. Impressioni sulla partita. Ottime le scelte di Adriano (su cui non avrei scommesso 20 centesimi) e Chivu (al posto di Cordoba). Nella parte centrale, specie in quei 20 minuti del secondo tempo, la squadra ha letteralmente triturato il Milan e, con una concretezza maggiore, il risultato avrebbe potuto lievitare, e di molto. Forza e cuore hanno prevalso fino al momento in cui Mourinho ha deciso di mettere sei (6, SEI) difensori in linea, roba che neanche il Trap. E il Milan ha rischiato di farci la pelle. Al di là di questo, però, abbiamo portato a casa tre punti preziosissimi in una partita giocata, possiamo dirlo, contro una grande squadra che avrebbe vinto contro chiunque (tranne che con noi!). Adesso, però, i giochi non sono finiti. Anzi, per quello che penso, sono appena iniziati. E' partito il mese più tosto della nostra stagione. Quello in cui, credo, ci giocheremo gran parte delle nostre ambizioni, nazionali e non. Da qui al 15 marzo il filotto prevede: Bologna-Manchester-Roma-Sampdoria (Coppa Italia)-Genoa-Manchester-Fiorentina. Otto partite toste, tostissime. E' ovvio che giocando così potremmo anche vincerle tutte (o quasi). Ma non è concesso perdere concentrazione e cuore. Non adesso, che viene il bello. Non adesso, che il Manchester è vicinissimo. Già, vicinissimo, come il Liverpool di un anno fa. Non m'importa come andrà a finire. L'unica cosa che spero, fortemente, è di non ripetere un girone di ritorno come quello dell'anno scorso. Vada come vada. Purchè ci teniamo ben stretto questo campionato, sarebbe troppo avvilente mandare uno scudetto come questo alle ortiche. Siamo i più forti, sarebbe una tremenda ingiustizia.