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diario di gara

Post n°5 pubblicato il 06 Dicembre 2006 da harlock69vi

NEW YORK 2006
Può esserci soddisfazione a classificarsi all'undicimilecentoquarantaquattresimo posto? C’è, c’è. Primo, perché quel posto è più o meno ad un quarto di classifica, visto che i partecipanti erano oltre 37 mila. E poi perché la Maratona di New York è un mito, anche per chi non è proprio un podista sfegatato.
Dopo esserci stancati di percorrere le solite strade la domenica mattina presto senza obiettivi stimolanti, ci siamo iscritti ad una vera maratona, e riuscire a portarla a termine è stata una soddisfazione incredibile.
Anche se nessuno di noi lo ammetteva, ognuno si allenava con le immagini in mente della nota trasmissione “Turisti per caso” di Patrizio Roversi, sulla maratona di New York; così, quando dopo tre maratone si osò fare la proposta, la risposta fu quasi scontata: "vogliamo correre New York" .
L’impresa sportiva e la classifica valgono fino a un certo punto. Non è la prima volta  che correvamo una maratona, ma quella di New York è unica, è il sogno di tutti i maratoneti. Quello che più ci ha colpito? Il pubblico che ci ha seguito con un calore incredibile.
Gareggiare a New York dà emozioni impareggiabili, perché l'intera città si trasferisce in strada, applaude il passaggio dei corridori, fa un tifo straordinario. Una metropoli come New York potrebbe inghiottire nel nulla la maratona, nemmeno notarla se lo volesse, mentre invece tutta la città vive quella domenica come una grande festa popolare, una festa da non mancare.Come si fa a scordare  quelle manine di bambini, mani di tutti i colori, che si sporgevano per chiederci di ‘batter cinque’, adulti che incitavano, complessi che suonavano agli angoli delle strade. Abbiamo ancora negli occhi il pubblico,al di là del gran numero ci ha impressionato lo spirito che li aveva portati in strada: non curiosità, ma spirito sportivo, stando lì ore ad incitare, dal primo all’ultimo.tutti i newyorkesi vogliono essere parte dell'evento: chi non può correre perché non è in grado di sostenere la fatica oppure non è riuscito ad ottenere il pettorale si inventa un modo per dire di aver contribuito alla festa.
La grande mela, così i New-yorchesi chiamano la propria città, è costituita dall'isola di Manhattan e dagli altri quattro quartieri - Brooklyn, Bronnx, Queens, Richmond e Staten Island. I quartieri toccati dalla maratona sono Brooklin, Bronx, Queens, infine Central Park il polmone verde di Manhattan.

LA CORSA

Come si può condensare l'evento maratona di New York?
La NYC Marathon la si comincia a vivere mesi prima, dal momento in cui si decide di parteciparvi (e bisogna farlo per tempo vista l'enorme richiesta che viene da tutti i paesi del mondo), i mesi di attesa ed in particolare gli ultimi giorni sono un montare di tensione, l'eccitazione che sale, la certezza che si stia per prender parte ad un grande evento.
La NYC Marathon è la preparazione degli ultimi giorni; è il viaggio con i tanti amici che partono dall'Italia ; è conoscere le sensazioni dei tanti che si accingono per la prima volta nella loro vita ad affrontare una grande maratona oppure di quelli che stanno per esordire sulla distanza dei 42 km, che ti fanno le domande impossibili; è l'avventura dell'aspirante podista che ha provato si e no "l'oretta" di corsa e vuole cimentarsi nella grande avventura.
 La NYC Marathon non comincia alle 10.10 della prima domenica di novembre, inizia il primo giorno di soggiorno a NY quando è d'uopo recarsi in Central Park per la sgambata con gli amici:
La NYC Marathon è partecipare alla Continental Airlines International Friendship Run di sabato mattina, la corsa dell'amicizia che partendo dal palazzo dell'ONU giunge sino al Central Park e mette assieme maratoneti e non tutti a condividere la gioia di urlare il proprio saluto all'annuncio del paese di provenienza, cercare di battere olandesi e francesi è praticamente impossibile sia nell'urlo che nel colore che riescono a dare alla manifestazione.

Come d’incanto ci ritroviamo seduti su uno delle centinaia di bus che guidano la carica dei 38000 verso il ponte di Verrazzano.pensare che tutte queste persone vengano contemporaneamente prelevate e scaricate nello stesso luogo alla stessa ora senza che succedano grossi ingorghi ci lascia ammirati.
Ed è all'apertura delle porte che ci troviamo catapultati dall'atmosfera sonnacchiosa dei bar solitamente chiusi alle 5 di mattina ma oggi pieni di runner frementi al clima che ci accompagnerà fino a sera: gruppi di ragazzine volontarie che elargiscono incitamenti e sorrisi ci accompagnano al recinto di partenza.
Inutile nascondersi: ci siamo. Dopo tanto parlarne, dopo tanti allenamenti, tanti preparativi, finalmente è giunto il momento tanto atteso! E' da metà del mese di luglio che prepariamo questa gara.
Il livello di adrenalina comincia a salire….  Lo speaker annuncia i top runner, l'inno americano; alle 10.10 tuona il mitico colpo di cannone, mentre tutti sono a testa all'insù a guardare il caccia che vola radente che passa a salutarci.
L'avventura è iniziata e ci siamo anche noi… ci sono anch'io… quasi quasi non ci credo ancora.. Una sensazione incredibile, il ponte è invaso da un fiume in piena di gente, quanta gente… 38.000 persone!!!
Iniziamo a correre con il terrore di perderci, lo spirito è di correre assieme, arrivare assieme, ma alla partenza siamo divisi in due gruppi per questione di pettorale; ci siamo dati appuntamento ai 10 km, ci sembra impensabile con tutta questa folla.
Il primo distretto è quello di Brooklyn e già lì ci rendiamo conto che la scelta di aver indossato la canotta con su scritto “Italia” , si rivela decisamente azzeccata!  La gente ci chiama ed incita decine e decine di volte… io mi volto, la saluto, sembra che sia lì soltanto per noi… c’è chi mi chiama “paesano”, chi grida “Italia” a squarciagola… lungo la 4° strada (sarà stata lunga sei,sette chilometri) sembra il finimondo!
Arriviamo al punto di ritrovo dei 10 km,in largo anticipo, demoralizzati perchè sicuri di non trovarci con gli altri.
Aspettiamo quasi 5 minuti, all'improvviso scorgiamo le magliette: sono loro!!! possiamo correre e assaporare l'avventura assieme!!!
Tra Queen ed Harlem una enorme chiazza gialla mi risveglia dalla fatica: è un’incredibile orchestra di musicisti di colore con una divisa gialla che trasmette energia viva a colpi di note jazz o fusion che sia. Non è il vostro genere? Non preoccupatevi: basta trascinarsi un poco più in là e d’improvviso è suono di cornamuse scozzesi con musicisti in rigoroso kilt. La fatica inizia a farsi sentire ed a sfocare le immagini, ma non a sufficienza per non notare uno stravagante rapper mascherato da suora che pompa musica a tutto decibel dalle casse di uno stereo poggiato sul davanzale di una finestra.
Si arriva al Queensboro Bridge, lungo quasi un miglio che ha una strana particolarità: ogni ponte dovrebbe avere una salita e poi la successiva discesa, qui sembra che si salga continuamente ed è interminabile, il pubblicon non c'è per motivi di sicurezza, ma per fortuna nell'ultimo tratto si comincia ad avvertire il brusio della folla che ci attende dopo una svolta a "U", si entra in un tratto dove il tifo è da stadio, quel tifo da stadio che non ci lascerà più fino all’ultimo metro di corsa da Manhattan al Bronx e poi di nuovo a Manhattan.
Affrotiamo la lunghissima 1^ Avenue, 4 miglia di strada larghissima con la folla assiepata ai lati che incita in modo assordante utilizzando tutti i mezzi a disposizione; è impossibile rallentare. Intorno al 20° miglio si entra per un breve tratto nel Bronx, Svolta a sinistra e si imbocca la Fifth Avenue, la celebre quinta strada che nel suo prosieguo è la sede dei più famosi negozi di moda del mondo. Un cartello coglie la mia attenzione, sopra vi è scritta una frase che ogni maratoneta dovrebbe tenere impressa per sempre nella sua testa: "20 miles with legs, 6,2 with heart" (20 miglia con le gambe, 6,2 col cuore).

E finalmente central park,iI colori delle foglie gialle e dorate degli alberi  mi scorrono davanti agli occhi come una pellicola di un lungometraggio d’epoca;
Alla fine la città con i suoi palazzi è un contorno; lo spettacolo, la magia di questo evento è il fiume in piena di persone che corrono, chi per sé stesso, chi per amicizia, chi per vincere contro gli altri o contro nessuno, in mezzo al pubblico che ti incita anche se il tuo pettorale è il numero 21000 o sei l’ultimo.
Ormai è un tripudio, vedo gente ai lati della strada accalcata, come se fosse arrivata da ore per assistere in prima fila al tuo passaggio… si, al mio passaggio…  mi sembra di essere Pantani che scala il Sestriere tra due ali di folla accorse soltanto per te… oramai è tanta la fatica, mancano 300 metri, 200 eccola la finish line, alziamo le braccia assieme al cielo…
Una ragazza mi infila al collo la medaglia: è finita, ma che fatica.
3.59.41 , qui il tempo non conta, qui ti vengono le lacrime agli occhi per tutto quello che ti accade intorno… arrivi e ti abbracci col primo che hai a fianco, ti volti e tutti hanno la stessa espressione: tutti sono sconvolti ma felici, provati ma soddisfatti… tutti che si chiedono una cosa sola: è possibile che esista una maratona così?

Ve lo garantisco : esiste!
Winners
Men Gomes dos Santos, Marilso 2:09:58
Women Prokopcuka, Jelena 2:25:05
 
Starters
Men 25,890
Women 12,478
Total 38,368
 
Finishers
Men 25,546
Women 12,320
Total 37,866
 
Finisher Demographics
Finishers by Age Group – Official Totals
18 - 19 years 79 36
20 - 29 2,907 2,708
30 - 39 8,334 4,367
40 - 44 4,915 2,129
45 - 49 3,571 1,480
50 - 54 2,810 910
55 - 59 1,623 407
60 - 64 873 201
65 - 69 305 55
70 - 74 101 21
75 - 79 27 4
80 - 89 1 2
 
Weather
Partly cloudy, 45-48°F, 37-44% humidity, wind 5 mph
 
 

 
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RIPARTONO TANTE COSE

Post n°4 pubblicato il 21 Novembre 2006 da harlock69vi

EH SI, l'avventura è finita, gli stimoli per l'impresa, tutta l'eccitazione, lo sapevo che poi finiva tutto.

si ritorna al lavoro, soliti problemi, è ricominciato anche il corso di spagnolo, e bisogna studiare...per fortuna la classe è molto legata..

speriamo succeda qualcosa...qualche treno che passa...

 
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tornato!!!

Post n°3 pubblicato il 15 Novembre 2006 da harlock69vi

eccoci, mi sto ancora godendo la sbornia!!!

tutti che mi chiedono, amici, parenti, colleghi, mi rendo conto giorno per giorno dell'impresa compiuta..quanti complimenti e invidia negli occhi di chi mi parla..

a breve una descrizione del viaggio, troppo presto per i ricordi...

new york comunque è fantastica, anche se in fatto di ragazze...meglio l'europa!!!!

 
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lunedì

Post n°2 pubblicato il 23 Ottobre 2006 da harlock69vi

eccoci, cerchiamo di aggiornare sto blog: ieri abbiamo fatto la mezza, ritmo 4.52.sensazioni buone, anche se la sopportazione alla fatica è nulla...

ormai è tutto pronto per la trasferta, abbiamo gli orari dei voli, partenza da venezia venerdì alle 7.50, arriviamo a new york nel pomeriggio, così facciamo in tempo a ritirare i pettorali e farci un giretto con calma.

ogni giorno si aggiungono iniziative da fare, ma anche i costi... e sponsor non si trovano...peccato, magari l'anno prossimo

domani 8 km , e vediamo di sistemare sta rotula...

 
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INIZIAMO

Post n°1 pubblicato il 18 Ottobre 2006 da harlock69vi

ciao a tutti.

ho iniziato questo blog dopo molte indecisioni, ma ne ho trovati alcuni di carini, così provo anche io.

quale migliore occasione della partecipazione alla maratona di new york 2006?

finalmente sono riuscito ad iscrivermi, e in questo periodo gli allenamenti più duri sono finiti, adesso serve solo rifinire.

inizia anche il periodo più bello, quello del pensare alla trasferta e come organizzare al meglio tutti i tempi.

fortunatamente i malanni vari occorsi in allenamento (microfrattura alla tibia, tendini vari del ginocchio infiammati) sono spariti appena in tempo da permettermi i lunghissimi, così speriamo solo di non ammalarmi in extremis.

domani 8 km tranquilli, domenica faremo 22-24 km abbastanza veloci.

ciao a tutti, alla prox, si dice così?

 
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