Marcio's lifestyle

Io.....


In questa mattina di maggio vestita d'inverno,in questo laboratorio che "odora di neon",in questo grigio mattino in cui non riesco a trovare idee e voglia,scrivo.Scrivo per ritrovarmi,scrivo per sfogare,faccio sempre così,quando ho paranoie,paura o magoni vari,lascio che sfoghino,gli concedo pochi sencondi,quattro,cinque al massimo,e poi passa.Riprendo il controllo di me,supero le paure,supero tutto.Tutto va,come deve andare.Una volta superato il botto,la scossa,faccio di tutto per non dimenticare,non dimenticare,come se,ricordando,mi mettessi al sicuro da eventuali ricadute,come se,ricordando come ho fatto in quella volta,avessi già l'antidoto giusto,ma,inesorabilmente,ogni santa volta,mi lascio fottere.Mi concedo al mio destino e lascio che mi entri dentro,e a volte,mi fa male.Ma poi passa.Stamane a scatenare la mia angoscia è stata una parola,semplice,precisa,puntuale come un orologio e pungente come uno spillo.Regolare,solita,abituale,ma non questa volta,e non so il perchè."Meh,buona giornata,va e studia",attore protagonista,mio padre.E poi io.Io,io che mi sono sentito sporco,sporco come non mai,ladro come Lupin,e vigliacco,per tutte quelle volte che con freddezza glaciale ho finto,ho detto si,forzato,o anche no,e poi non l'ho fatto.Sporco,lurido come appena uscito da un oceano di fango,per tutte quelle volte che non ho fatto quel che dovevo,e,cosa grave,ho scelto di non farlo.Non so perchè ma a volte mi prende una strana voglia di essere quello che non sono,di essere regolare,preciso,ordinato,silenzioso,e accomodante.Ma poi,ogni qualvolta ci provo,non ce la faccio e torno a essere l'isitinto,l'impulso,la voglia che diventa azione,gemito che diventa voce,caos puro,casualità voluta.Torno a essere "magicamente" me.Quello di sempre.E,non lo nascondo,ne sono fiero.Sono fiero della mia incostanza,della mia determinazione che a volte scompare,della mia vigliacca voglia di riuscire,a qualunque costo.Sono fiero del mio onesto egoismo,del mio essere pateticamente giocherellone.tanto,forse troppo,per nascondere la timidezza basilare.Quello che mi fa male,è,che a volte,me ne vergogno.Me ne vergogno non per quel che sono,ma perchè l'apparenza di me è sbagliata,caricaturale e forzata,e,molto spesso inadatta a quel che stimo e voglio,perchè,inevitabilmente stimo e voglio quel che somiglia a me,al me vero,e non a quel che sembra di me.Minchiate,direte,ma sono così,mi commuovo per le cavolate,per degli occhi sinceri,per delle cose dette piano che non farebbero commuovere nessun altro,ma non riesco in alcun modo a provare commozione per chi si pente,per chi uccide e per chi ha paura,in quei casi,divento spietato,predatore,cannibale e cattivo.Non cattivo vero,ma cattivo.Sono semplicemente io,cerco gli occhi,non ascolto le parole,per me gli occhi parlano,mi distraggo ad ascoltare arringhe simili alle mie che sono false,falsissime.Guardo gli occhi e non mi sbagli.Mai.Leggo tra le righe parole non dette,lo faccio con cinismo autentico,domando e rispondo come devo,non come vorrei,lo faccio per difendermi,e sorrido difronte all'indifferenza di tanti,ostinati e bugiardi,che continuano a non dire quel che vogliono,ma dicono solo quel che vuoi sentirti dire.E non mi fido,di nessuno,se non di me.Vado a cuore,a istinto anche li,parlo,lo faccio semplicemente,senza pensare e pesare le parole,perchè non ho niente da nascondere,ma,quando mi rendo conto che la gente si prende gioco di me,divento falso,e,mio malgrado,ci riesco benissimo.Son capace di fingere con tutti,e molto a lungo,senza remore e sentimenti,senza avidità contenuta,divento avido già,proprio così,mi prendo tutto quel che hai e non mi faccio alcun problema difronte alle tue lacrime,difronte al tuo disperato bisogno.Se decido che non sei mio amico,diventi mia preda,e ti uccido,a fuoco lento,perchè così è più bello vedere gli occhi di uomo che muore,lentamente,senza possibilità di tornare disperatamente indietro.Quello che faccio,spesso,è fare in modo che questo mio io rimanga chiuso,e per fortuna,non lo lascio uscire mai,lo tengo dentro,perchè so che farei male,molto  male,e tanti,forse troppi,non reggerebbero.