Marcio's lifestyle

Ancora una volta... C arrendiamo al destino.


Ore 15:55.Prendo il mio Pc,mi collego al sito dove oggi pomeriggio trasmettono la partita del foggia.indosso la maglietta delle grandi occasioni calcistiche,una maglietta nera,con il cuore rosso e la scritta 100% love.La maglietta che ho dedicato al foggia.Il mio Foggia.Prendo tutto quello di cui potrò aver bisogno,faccio partire l'inno del foggia,e,sotto le note di C'è solo il foggia inizia il mio viaggio,il mio sogno.Autentico,sincero come pochi.Ecco,fischio d'inizio,ci siamo.Guardo il foggia,urlo,sgomito idealmente nella curva piena che non c'è perchè ci sono solo io sul mio letto,con la maglietta in mano e il caffè,compagno di viaggio di ogni foggiano che va allo stadio.Occasione da gol.Una,due tre,ma questo foggia non punge.E io divento nervoso,intrattabile,ma,indomito con la voce che sta per lasciarmi,continuo a cantare.Oggi sono tutto per te,magico foggia.Non riesco a descrivere il salto che ho fatto quando De Paula "ruba quel pallone" e punta la porta.Solo.Incredibilmente solo.Si si si si si si.Bestemmie.Mentali,anzi no,comunque parolacce che non ripeto.Fuori Area il portiere lo butta giù,lui e me,che idealmente lo accompagnavo in porta con un urlo,come un padre con la figlia il giorno del matrimonio.Poi Del Core,sempre lui,il cecchino.Urla,gioia non repressa,urla e abbracci a mia sorella che mi guarda stranita.Poi canti,ancora,tutti quelli che so e ricordo.Mi manca lo Zaccheria.Dio se mi manca.Mi manca la gente che canta,le battute involontarie e l'aria d'amore per la stessa donna,la nostra donna,quella della domenica.Ogni domenica ognuno di noi tradisce,moglie fidanzata,famiglia,perchè va dalla sua donna della domenica.Il Foggia.Calda e accogliente come sempre.Ore 16:50.Driin Driin Driin. E' il babbo,lo so,anche lui traditore come me,anche lui con lo stesso mio stato d'animo,ma mostrato con la decenza di chi ha 70 anni e ne ha passate tante,forse troppe per emozionarsi come faccio io,troppo impulsivo ed emozionale.Rispondo,dico "Siiiiiiiiiiiiiiiii",un si lungo,a far capire che ci sono,che so quel che prova e che son felice.Poi,dopo immagino,pensando tra me e me.... "E se non era lui? Sai che figuraccia."Ma in fondo non mi frega.Parole,poche,semplici,e vere.Poi dinuovo li,in postazione,con la maglietta ormai sgualcita dagli strattoni,la voce roca,aspirata,e il cuore a mille.Tre,due uno.Si ricomincia.45' ed è finita...Ma so che saranno infernali,saranno lunghissimi,eterni.Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!Eccolo.E' lui,lo stesso urlo di un anno fa.Si ripresenta,come la befana e mi porta ancora una volta quel fottutissimo carbone.La faccia della Befana quest'anno ha il volto di Temellin,e la scopa,quella scopa,ha la forma di Agazzi che non para,respinge.Dio se la bloccavi quella palla..Non ho forze.Mi sento debole,non ho voglia di parlare,Vedo la maglia umida,bagnata.Era una lacrima più coraggiosa delle altre che è schizzata fuori con la forza di chi sta per morire e prova,l'ultimo diperato tentativo di salvarsi.Ma poi muore.Mi riprendo,mi rimetto a cantare,canto forte,cerco di regalare tutto quel che posso alla mia squadra,lo faccio perchè non posso far altro.Grido mi indigno e poi urlo,canto,grido mi indigno e poi urlo,canto.Ad ogni assalto mi sembra di morire.Vorrei spingerla io quella palla in porta,ma non posso.Non posso. Non posso.......Fischio.Fischio.Fischio. E' finita. Ancora una lacrima,e poi,disperatamente silenzio.Quell'urlo ancora una volta lo devo ricacciare in gola. Non posso lasciarlo uscire.Alla Prossima.Sempre con il Foggia.Il mio Foggia.