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Elvis Presley ( parte terza )


Aloha fromHawaii Il 14 gennaio 1973 venne trasmesso in TV il primo show via satellite da Honolulu, Elvis: Aloha From Hawaii seguito da un pubblico stimato di oltre un miliardodi telespettatori in quaranta paesi.[17] Dal concerto è ricavato AlohaFrom Hawaii: Via Satellite (1973), primodisco quadrifonico a diventare un million seller.Laproduzione discografica complessiva fu comunque enorme per tutto il decennio: afianco di una serie di album pubblicati sull'etichetta economica RCA Camden, sottomarca della RCA, cheraccoglievano brani provenienti dalle colonne sonore dei film degli anni sessanta, furono pubblicati numerosi album con materialeinciso in studio.Fra questisi possono ricordare ElvisCountry (I'm 10,000 Years Old) (1971), un concept album di musica country, Elvis Sings the Wonderful World of Christmas (1971) e He Touched Me (1972), con materiale natalizio e gospel, e piùtardi PromisedLand e Today (entrambi del 1975).Numerosefurono anche le antologie con materiale dei decenni precedenti. I maggiorisuccessi da classifica come singoli, nel periodo furono: Kentucky Rain (1970), The Wonder of You (1970), There Goes My Everything (1971), Burning Love (1972), Steamroller Blues (1973), PromisedLand (1974), My Boy (1975), T-R-O-U-B-L-E (1975) e MoodyBlue (1977).Presleytroncò, invece, ogni rapporto con Hollywood, e le uniche testimonianze della sua attività concertistica per immaginifurono i due documentari Elvis, That's The Way It Is (1970) ed ElvisOn Tour (1972).Fin dalritorno dal serviziomilitare, nel 1960, Presley siera mostrato sempre più guardingo nei rapporti con la gente, e così attorno alui si era andata formando una impenetrabile barriera di parenti, amici eguardie del corpo, denominata Memphis Mafia, che lo proteggeva, ma gliimpediva, tuttavia, di avere contatti con l'esterno.Tipicoesempio di questa situazione, il fatto di affittare un teatro o un interoparco di divertimenti per passare una serata con gli amici, senza estranei.Verso la fine degli annisessanta lasituazione del cantante era già quella di un quasi recluso e ciò può in partemotivare l'entusiasmo che negli anni settanta lo portò a cercare, con incredibile frequenza, ilcontatto con il pubblico.Gli ultimigiorniI lunghiperiodi di lontananza e i difficili rapporti con la Memphis Mafiaspinsero poi la moglie Priscilla a dividersi da lui, nel febbraio del 1972. Il 9 ottobre del 1973 venne sancito il divorzio a Santa Monica, e, sebbene l'amicizia tra ElvisPresley e la ex-moglie Priscilla sia durata per tutta la vita del cantante, ciògli provocò un lungo periodo di acuta depressione Il suofisico ben presto iniziò a non rispondere adeguatamente alle sollecitazioni e,conseguentemente, Presley dovette aumentare il consumo di medicinali. Barbiturici, tranquillanti e anfetamine diventarono suoi compagni di tutte le ore del giornoe della notte. La cosa non fu senza conseguenze, e frequenti furono i ricoveriin ospedale.A quella chesembrava la crescita di uno stato ipocondriaco, si aggiungevano i risultati di una alimentazione disordinata, che portarono Presley a ingrassarevistosamente e a sottoporsi a diete dimagranti a base di medicinali.Alla finedel 1973 la salute di Elvis cedette di schianto. Il suo chitarrista JohnWilkinson lo ricorda "Gonfio come un otre, balbettante, un vero rottame...c'era qualcosa che assolutamente non andava nel suo fisico. Stava così male chele parole nelle sue canzoni erano totalmente indecifrabili."L'ultimaesibizione di Presley fu a Indianapolis al "Market Square Arena" il 26 giugno 1977 dove esegue una straordinaria interpretazione del pezzo UnchainedMelody, brano usato come colonna sonora del film Ghost nellaversione del 1965 incisa dai The Righteous Brothers .Dopo ilconcerto, Elvis torna a Memphis per riposare e preparare il suo nuovo tour,previsto per dopo la metà di agosto. Il 16 agosto, poco dopo mezzanotte, Elvis torna a Graceland. Fino alle prime ore del mattino rimane sveglio con la famiglia e il suostaff, rilassandosi e curando gli ultimi dettagli per il nuovo concerto cheavrebbe dovuto partire da Portland, nel Maine il 17agosto. Verso le 7 del mattino si ritira in camera per riposare prima dellapartenza. Sono le ultime ore di vita. In tarda mattinata, Elvis viene trovatomorto nella sua stanza da bagno dalla compagna GingerAlden nella sua dimora a Graceland, a Memphis. Trasportato al Baptist Memorial Hospital, ne fudichiarata la morte alle 15:30 per un attacco cardiaco. Aveva42 anni.Meno diun'ora dopo l'annuncio della morte di Elvis, un migliaio di persone si erano riunitedavanti al cancello di Graceland. Un'ora più tardi erano 3 mila. Nel pomeriggiodiventarono 20 mila. In tarda serata erano 80 mila. Da tutto il mondo piovveroordini ai fioristi di Memphis perché confezionassero dei cuscinetti floreali aforma di chitarre, cani, orsacchiotti, cuori spezzati e corone. Furonoorganizzati due voli speciali che trasportarono 5 tonnellate di fiori dallaCalifornia e dal Colorado.Graceland, la maestosa tenuta di Elvis Presley, è oggi unmuseo. Aperta al pubblico nel 1982, essa è divenuta una sorta di santuario del rock, meta del pellegrinaggio continuo dei suoi fan.[19] Graceland risulta essere la seconda casa più visitatadegli StatiUniti con oltre 10.000 persone in visitaa settimana, seconda solo alla Casa Bianca.Cause deldecesso Il 16 agosto1977, Elvis è morto nel suo bagno personale a Graceland, presumibilmente per unattacco cardiaco. Tuttavia, vi sono dati contrastanti per quanto riguarda la causa della sua morte.   Nel suo corpo furono trovate 14sostanze medicinali a lui prescrittegli dal medico personale, sostanze dunque legalmente somministrate ad Elvis, il quale non faceva uso di sostanzestupefacenti. Altra causa imputata per la morte di Presley fu l'obesità.Secondo la stima del medico che effettuò l'autopsia sul corpo del cantante,Elvis al momento del decesso pesava circa 158 kg. s. Nontrascurabile anche l'ipotesi di uno shockanafilattico provocatoda una parziale allergia alla codeina, sostanza presente in dosi massiccie nei farmaci contro il mal di denti Accuse dirazzismo Quando DeweyPhillips mandò inonda per la prima volta That's All Right su Radio Memphis, moltiascoltatori telefonarono alla stazione radio per avere informazioni sulcantante, dando per scontato che fosse nero.[35] Fin dall'inizio della sua carriera, Presley espresserispetto per gli afro-americani e disprezzo per le norme della segregazionerazziale e il pregiudizio allora prevalente nel sud degli Stati Uniti.Intervistato nel 1956, ricordò come nella sua infanzia ascoltava la musica delbluesman ArthurCrudup (autore di That's All Right)- e che essa lo ispirò ad intraprendere la carriera musicale ]Il The Memphis World, un giornaleafroamericano, riferì che Presley, "il fenomeno Rock 'n' Roll",infranse le leggi della segregazione a Memphis, "frequentando il parcodivertimenti locale che era solitamente frequentato da neri".Talidichiarazioni portarono Presley ad essere generalmente ben accolto nellacomunità nera durante i primi giorni della sua celebrità. Per contro, moltiadulti bianchi, lo condannarono come depravato per le sue movenze ritenuteoscene sul palco.Nonostanteil parere ampiamente positivo che i neri avevano di Presley, intorno alla metàdel 1957, si diffuse la voce che Elvis avesse a un certo punto detto: «L'unicacosa che i negri possono fare per me, è comprare i miei dischi e lustrarmi lescarpe».Un giornalista del settimanale americano Jet, LouieRobinson, cercò di far luce sulla storia. Sul set del film Ildelinquente del rock and roll, Presleygli concesse un'intervista. Egli negò categoricamente di aver mai fatto unasimile dichiarazione e affermò di non essere in alcun modo un razzista.Robinson non trovò prove che la frase razzista fosse stata mai effettivamentedetta, ed anzi raccolse le testimonianze di molti individui che riferirono chePresley era tutt'altro che razzista Ilcantante blues IvoryJoe Hunter, che era aconoscenza del fatto, una sera visitò Graceland, e disse di Presley: «Mi hamostrato la massima cortesia, e credo che sia uno dei più grandi in assoluto». Anche se all'epoca l'osservazione razzistafu smentita del tutto, era ancora in uso contro Presley decenni più tardi.L'identificazione di Presley con il razzismo, o personalmente o simbolicamente,è stata esemplificata nel celebre testo del brano rap del 1989 Fight the Power, dei Public Enemy: «Elvis was a hero to most / But he never meantshit to me / Straight-up racist that sucker was / Simple and plain» («Elvisera un eroe per molti / Ma non ha mai significato un cazzo per me / Era unfottuto razzista / Puro e semplice»).Lapersistenza di tali atteggiamenti è stata alimentata dal risentimento per ilfatto che Presley, il cui linguaggio musicale e visivo deriva da fonti africanein America, ha riscosso il successo e il riconoscimento culturale e commercialein gran parte negato ai suoi contemporanei neri. A tutt'oggi, la nozione chePresley ha "rubato" la musica dei neri per edulcorarla e ricavarneprofitto, trova ancora dei seguaci  In particolare il musicista afroamericano JackieWilson si è preoccupato di smentire questateoria, affermando: «Un sacco di persone hanno accusato Elvis di rubare lamusica dei neri, quando in realtà, quasi ogni artista solista nero ha copiato isuoi modi di fare!» Edurante tutta la sua carriera, Presley riconobbe chiaramente il suo debito neiconfronti dei musicisti di colore.