Creato da Marco_Valtellina il 23/08/2006
Girovagando per la Valtellina e dintorni con la mia fida Daccordi. (Lo so, la foto fa schifo, ma la cambierò presto)
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Il profile altrimetrico del passo del Vivione: http://www.salite.ch/vivione1.htm
Il nostro amico Jimmy ci consiglia questo bel giro in Valcamonica. Portiamo le auto fino a Capo di Ponte, in modo da "spezzare" il tratto da percorrere sul fondo valle. Parcheggio ampio e comodo nei pressi del parco delle incisioni rupestri.
Si parte con una bella giornata di sole. La salita ci annuncia una strada particolarmente stretta, ma nei primi Km è invece abbastanza comoda fino a Paisco). Notiamo ben presto una particolarità: tratti di salita medio-impegnativa si alternano a tratti praticamente pianeggianti.. l'ideale per prendere fiato ed alimentarsi.
Man mano che avanziamo la strada si stringe e concede sempre meno le pause dei primi Km. Paola (la mia dolce metà) comincia ad accusare il mal di schiena.. mancano ancora 5 km. Tiene duro, a circa 2 km dal passo la vegetazione lascia il posto ad una malga e ci viene subito incontro un forte vento - freddo e contrario. Mi porto avanti, ma questi ultimi km sono stati anche i più impegnativi. Finalmente gli ultimi 500 m una spianata e arriviamo all'agognato passo.
Pausa ristoratrice, foto di rito, ci cambiamo e si riparte perchè il tempo nel frattempo sta volgendo verso il brutto. Scendiamo a Schilpario e, appena giunti in centro, comincia a piovere. Ci ripariamo sotto una tettoia per qualche minuto, scambiamo due chiacchiere con una passante.. sembra spiovere, ci rassegnamo a ripartire giù per la Val di Scalve.
Ricomincia a piovere, progressivamente sempre più forte, finchè giunti a Dezzo scorgo un riparo e mi fermo: il temporale è troppo violento e quasi quasi non ci si vede più.... Allarmati sul ritorno stiamo lì, continuando a rimpiangere di non avere dei buoni sovrascarpe. Spiove, compaiono dei tratti di cielo azzurro e allora si riparte. Dopo 500 m un bivio sulla sinistra ci indica Borno. Si svolta anche perchè cia hanno informato che sulla strada che conduce a Darfo Boario ci sono delle gallerie non troppo simpatiche...
Si torna a salire, ma piano piano la strada diventa sempre più gradevole e anche bella, con poco traffico, ottimo paesaggio e poco traffico (il che non guasta).
Fra un saliscendi e l'altro, alla fine arriviamo a Borno (bel posticino) ed una bella e ampia provinciale ci conduce sul fondovalle. Siamo a Breno e notiamo il crocevia che porta al Crocedomini (prima o poi si fa...).
Avanziamo di buona lena, il peggio è passato. Mi metto a fare l'andatura ma ad un tratto non sento più Paola dietro di me. Siamo quasi a Ceto, circa 4 km dalle nostre auto e la bestia più nera è comparsa: la crisi di fame. Niente, tocca fermarsi al primo bar-paninoteca e rifocillarsi.
Dopo un enorme panino ripartiamo e di lì a pochi minuti siamo alla nostra auto...
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