Creato da Marco_Valtellina il 23/08/2006
Girovagando per la Valtellina e dintorni con la mia fida Daccordi. (Lo so, la foto fa schifo, ma la cambierò presto)

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5 Agosto 2006: Tirano - Teglio - Ponte in Valtellina - Sondrio - Briotti - Tirano

Post n°4 pubblicato il 24 Agosto 2006 da Marco_Valtellina
 
Foto di Marco_Valtellina

I primi giorni di agosto hanno portato in Valle "una ventata di aria fresca", ma talmente fresca che decidiamo (io e mia moglie, off cours) di evitare percorsi ad alta quota.
Prendiamo le nostre specialissime e via, direttamente da casa su pista ciclabile da Tirano a Stazzona (fiancheggiamo il torrente Poschiavino prima, l'Adda dopo). Sbuchiamo sulla strada che porta all'Aprica, attraversiamo il ponte e subito a destra per andare ad imboccare la ciclabile che arriva a Tresenda di Teglio (per imboccare quest'ultima occorre tenersi sulla destra ed prendere la stradina dove c'è una sbarra...)

Da Tresenda, un brevissimo tratto di statale (in direzione Sondrio-Milano) e poi subito a destra prendiamo la salita che ci porta  a Teglio, località storico-turistica nota per l'accademia del pizzochero, ma ancora di più perchè pare abbia dato origine al nome di questa bella valle Alpina.

La salita non è particolarmente impegnativa e l'affrontiamo con tranquillità, anche perchè ci aspettano altre asperità...
Il profilo della salita, diverso nei primi Km ed ovviamente negli ultimi che portano da Teglio a Prato Valentino si può vedere qui: http://www.salite.ch/prato4.htm

Giunti a Teglio (nella foto la famosa "Torre de li beli miri", da dove si può godere un bellissimo panorama sul fondo valle) svoltiamo verso sinistra ed iniziamo una discesa percorrendo la provinciale "dei castelli".
Passiamo Chiuro, Ponte in Valtellina, Tresivio, Poggiridenti e - alla fine - scendiamo a precipizio nell'abitato di Sondrio.

Usciamo da Sondrio (in direzione Bormio), e al bivio dove termina la tangenziale prendiamo verso destra per Piateda. In fondo al paese l'indicazione di una ciclabile (invita verso destra) che farebbe al caso nostro, ma:
1) non è completamente asfaltata
2) ci sono dei lavori in corso
Prendiamo allora verso sinistra, ritorniamo sulla SS 38 per un breve tratto, fino a quando scorgiamo - sulla destra - il cartello che indica "Sazzo - Briotti".

Svoltiamo, breve discesa e quindi comincia questa salita discretamente impegnativa
http://www.salite.ch/briotti.htm

Un'ampia e dettagliata descrizione di ciò che abbiamo affrontato è disponibile qui:
http://www.waltellina.com/mountainbike/piatedabriotti/index.HTM

In realtà non arriviamo a Briotti, ma poco prima deviamo verso destra per andare al "Dosso del Grillo", località quanto mai amena, dove c'è un bel ristorante con cucina locale, un campo di calcio e anche qualche posto per campeggiare...

Non resistiamo alla tentazione, l'orario è quello tipico del pranzo. Un antipasto e un piatto di sciatt con la cicorietta ci rinfrancano e ci fanno affrontare il ritorno a casa senza il rischio di una qualche crisi di fame :-))))

 
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Un giorno qualsiasi del mese di luglio 2006: Tirano-Susen

Post n°3 pubblicato il 24 Agosto 2006 da Marco_Valtellina
 
Tag: Salite
Foto di Marco_Valtellina

La destinazione di oggi è fra le meno note della Valtellina, ma non per questo meno interessante. Parto con moglie e due amiche (il solito fortunato eh eh eh) ed ecco qui una descrizione del percorso:

Partenza da Tirano su ciclabile che costeggia l'Adda. Di lì, poco prima di arrivare a Lovero e qualche metro dopo aver incontrato una bella fontanella in sasso, si svolta a sinistra verso la frazione Nova. Fin qui è il riscaldamento perchè si comincia la lunga e piuttosto impegnativa salita... si giunge a Vervio (m. 549), piccolo comune sul versante sinistro della Valtellina (per chi la percorra da Tirano in direzione di Bormio).
La strada è, in diversi punti, un po’ stretta, ma, fino a Susen, asfaltata. Dopo circa 3,8 chilometri da Vervio raggiungiamo, salendo, la frazione Bèrtoli (m. 750), dove si trova la chiesa parrocchiale dei santi Sebastiano e Fabiano (il cui nucleo originario è trecentesco), che mostra, sulla facciata, un dipinto raffigurante il martirio di San Sebastiano. La strada prosegue per la frazione di Ca’ Giacomo (m. 829); poco prima di tale frazione, si stacca da essa, sulla destra, la strada, segnalata, per Susen.
Si tratta di una strada piuttosto ripida, che si inerpica decisamente sul fianco montuoso con molti tornanti a distanza ravvicinata, toccando le località di Ca’ Giacomelli (m. 958), Solt (m. 1050), Quattro Rui (m. 1081), Pestai (m. 1300) e Piani (m. 1427). Una sosta in una di queste località permette di osservare le tipiche dimore rurali, edificate in sasso e coperte da grosse tegole, che fungevano insieme da stalla e, al piano rialzato, da fienile, cucina e dormitorio. Oltrepassati i Piani, raggiungiamo, infine, le baite di Susen (m. 1508), a poco più di 11 km da Vervio. La località è davvero amena, e si stende su una panoramicissima fascia di prati, dalla quale ottima è la visuale verso sud-est, dove, sul crinale che separa le province di Sondrio e Brescia, si riconosce l’ampia piana del passo del Mortirolo. Una piccola chiesetta, costruita nel 1948 e dedicata alla Madonna delle Grazie, completa il delizioso quadretto alpino. Qui convengono, la prima domenica di agosto, abitanti da tutte le frazioni di Vervio, per celebrare la festa in onore della Madonna."
Immagini e ulteriori info potete trovarle qui: http://www.waltellina.com/altavalle/schiazzera/index.htm

Non ho conservato i rilievi cronometrici e la salita non risulta ancora censita sul sito di salite.ch. Può darsi che me ne possa occupare io la prossima volta che decido di tornarci....
 

 
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22 Luglio 2006: Zernez - Fuorn (Ofenpass) - Passo Resia - Zernez

Post n°2 pubblicato il 24 Agosto 2006 da Marco_Valtellina
 
Foto di Marco_Valtellina

Un'altra bella (e calda) giornata di luglio ci dà il benvenuto. Parcheggiamo le auto nel piazzale della stazione ferroviaria di Zernez (praticamente l'unico che non sia a pagamento), e in un attimo siamo pronti per avviarci.

Si comincia subito in salita verso il Fuorn, quindi facciamo piano piano per riscaldare la gamba ... non siamo in Italia e si vede, un autobus dal motore silenziosissimo ci si accoda per un minuto o due in attesa di avere lo spazio per sorpassarci: non un suono di clacson, non un gestaccio :-))))

Si passa attraverso il parco nazionale svizzero, in una strada poco trafficata nonostante la bella giornata prefestiva. Dopo un paio di saliscendi, l'ultimo strappo che ci porta al passo e che ci impegna seriamente negli ultimi 500 metri.

Sosta di rito sul passo, giusto il tempo tecnico per alimentarsi, indossare la mantellina e via, si scende verso la bella val Monastero. Di buon passo arriviamo a S. Maria dove una bella fontana ci consente di fare rifornimento.

Arriviamo a Malles in Val Venosta, si svolta verso sinistra percorrendo una bella (ma stretta) ciclabile che ci evita il traffico della statale. Ad un tratto sulla nostra destra il lago artificiale di San Valentino: il posto è incantevole e qualcuno si ferma a fare scatti con il cellulare... la ciclabile termina con un tratto di sterrato (per fortuna nessuna foratura) che ci porta nel centro di San Valentino. Prendiamo la statale in leggera salita e costeggiamo un altro lago, dal quale emerge parzialmente il campanile di una chiesa. Siamo al passo Resia e si decide di fermarci per due spaghetti.

Si riparte.. siamo nelle ore più calde. A Nauders svoltiamo a sinistra, piccola salita e poi si ridiscende verso Martina. Incontriamo una comitiva con delle moto d'epoca che in discesa passiamo con disinvoltura. Al termine della discesa si svolta a sinistra e si passa il confine Austro-Svizzero.

Siamo scesi parecchio di quota, il caldo si fa sentire e la strada alterna tratti di falso piano e di salita vera e propria. A pochi chilometri da Zernez non resistiamo alla tentazione di una fontana particolarmente generosa d'acqua.
L'arrivo è dei più classici, con scatto finale e sfottò per chi non è riuscito a rimanere al gancio.

Link utili:
http://www.salite.ch/resia.htm
http://www.salite.ch/fuorn1.htm

 
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16 luglio 2006 - Mapei day Re Stelvio

Post n°1 pubblicato il 23 Agosto 2006 da Marco_Valtellina
 

Una bellissima giornata ci saluta fin dal mattino. Parto in compagnia della mia mogliettina ed altre amiche (invidiato parecchio...), con andatura turistica assai fino alla cascata del Braulio. Di lì una scossettina e raggiungiamo mano a mano sempre più compagni di avventura. Poco prima della IV cantoniera c'è una bella spianata e approffittiamo per quattro chiacchiere con un 65enne di Trento che cerca di rimanere a ruota.. ma la strada riprende a salire e lo perdiamo di vista.

Quarta cantoniera e rifornimento... non ci fermiamo e prendiamo al volo un bicchiere d'acqua.. una volontaria punta mia moglie e ignora bellamente un paio di scalatori per porgere l'acqua alla collega del gentil sesso. Da qui si fa dura, c'è un tratto rettilineo che inganna sulla sua reale pendenza e l'alta quota (o la fatica) comincia a farsi sentire...

Siamo oltre i 2500 metri, invito la mia compagna a guardare sopra, mancano pochissimi tornanti. Nel tratto finale non riesco più a mordere il freno, allungo uno scatto ma a 10 metri dal traguardo comincio ad andare a zig zag ... è più bello arrivare insieme e dopo 1h59' di fatiche ci scambiamo sguardi soddisfatti.

Andiamo al ristoro per apprezzare l'ottima ed efficiente organizzazione dell'US Bormiese (oltre che per gustare bresaola, crostata etc. etc. ). Le altre amiche arrivano circa 15 minuti dopo, felici di aver concluso positivamente la loro "prima volta" sullo Stelvio

Per me un arrivederci al 2 settembre, in occasione dello Stelvio Bike, dove probabilmente affronterò la salita dal versante opposto (Prato Stelvio)

Link utili:
http://www.mapeiday.com/
http://www.salite.ch/stelvio.htm (da Bormio)
http://www.salite.ch/stelvio1.htm (da Prato Stelvio)
http://www.usbormiese.org/


 
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