Libertà di parola

La crisi del Partito Democratico


La crisi del Partito Democratico è iniziata quando Renzi proclamò ai quattro venti che avrebbe rottamato la vecchia classe dirigente, ad iniziare da D'Alema. In quel preciso istante, il lider maximo decise che gliel'avrebbe fatta pagare. L'occasione, ghiottissima, fu quella del referendum da Renzi eccessivamente personalizzata. Egli, però, forse non credeva che l'odio fosse così tanto pernicioso. Pur di farlo fuori politicamente i soloni della vecchia nomenklatura non ebbero timore di allearsi con tutti gli altri. La sera del quattro dicembre, mentre si diffondevano i risultati del referendum costituzionale,  D'Alema e qualche altro brindarono. Iniziò lo stillicidio delle proposte e delle proposte, finchè nei giorni scorsi hanno buttato la maschera e se ne sono andati. E' rimasto soltanto Emiliano, del trio dei tenori( così l'avevano denominato), tre tenori "sbociati"( senza voce). Ora il congresso richiesto si svolgerà entro aprile; subito dopo ci dovrebbero essere le primarie. Renzi è andato ( "ad imparare da quelli più bravi)in California a disintossicarsi dalla politica italiana. Emiliano rimane nel PD( fino a quando?) e si candida alla segreteria. Renzi è dato super vincente; la nuova cosa rossa è in fieri. Staremo a vedere...