Libertà di parola

La nuova legge elettorale


Dopo ben cinque mesi dal referendum che cancellò l'Italicum e dopo le promesse di marinaio di partiti e partitini, pare che qualcosa si stia muovendo in queste ore. Il disegno di legge dovrebbe approdare alla Camera il 29 maggio, sempre che lor signori si mettano d'accordo. Ogni partito o partitino vorrebbe acconciarsi come meglio gli aggrada e anche al loro interno ci sono divisioni. Ognuno pensa al proprio particulare, a come assicurarsi la probabilità di mantenere la poltrona molto comoda e con appannaggio dovizioso. A parole nessuno vorrebbe le elezioni anticipate sia pure di qualche mese. Se slittassero, infatti, se ne parlerebbe a maggio 2018, salvando capra e cavoli, cioè la pensione( basta arrivare al 15 settembre)e il posizionamento migliore.Tutte questioni di lana caprina che interessano soltanto a chi vive di politica mentre alla maggioranza, la stragrande maggioranza, importa un fico secco.