Labirinti letterari

Sulla distrazione


Sulla distrazione.L’uomo ha bisogno di distrazioni, non potrebbe per sua natura essere solo con se stesso per troppo tempo senza cadere nella noia o nella pazzia. Forse i pazzi è per questo che non vogliono più sollecitazioni esterne, sono chiusi in loro stessi senza distrazioni, ma noi li chiamiamo folli, estranei dalla normalità che invece richiede distrazioni. Ora, nella nostra società, queste distrazioni, ossia gli stimoli esterni sono arrivati a un livello parossistico, qualsiasi cosa è una distrazione da se stessi, è un bombardamento continuo, le persona non riescono a sopportare più il silenzio, anche un solo momento di solitudine con se stessi fa paura. E questo, credo, molto di più che nei tempi addietro. Oggi tutto è incentrato sulla distrazione continua, è un modo per non pensare e per non far pensare. Ma anche se questa è una necessità insita nell’uomo, ancor più oggi è invece necessario trovare il modo di liberarsi dalle distrazioni almeno per qualche istante ogni giorno, essere per qualche minuto come i pazzi che fissano il muro, dondolandosi, assolutamente privi di qualsiasi stimolo esterno. Ritrovare l’inquietudine di noi stessi per non essere travolti dalla suprema distrazione quotidiana che lentamente ci distrugge e ci fa arrivare alla fine della vita senza essersi chiesti almeno una volta perché siamo in questa vita.