Le goût sucré

Il piacere del sesso anale


 Generalmente parlando, il sesso anale è più diffuso di quanto si pensa. “Circa un quarto degli americani hanno avuto rapporti anali almeno una volta nel corso della vita. E il 10% hanno avuto rapporti anali nell’ultimo anno.”(1) E come stanno le cosa in Italia? Molto simili: “Una donna su quattro ha conosciuto almeno una volta nella vita il coito anale, il 15% degli uomini e il 10% delle donne lo praticano abitualmente.”(2) Da dove deriva questa ambivalenza verso il sedere che da un lato è oggetto di deprezzanti esclamazioni e di bestemmie, mentre dall’altro lato ogni uomo si gira volentieri per ammirare un bel sedere e le donne rendendosi conto di questa attenzione lo sanno valorizzare bene? Nel nostro sedere, e nell’ano in particolare, sono immagazzinate le nostre paure più profonde: la paura di lasciarsi andare, la paura di concedersi totalmente a un’altra persona, di abbandonarsi alle proprie energie, di darsi all’altro senza riserve. Esplorare l’ano o essere penetrato lì dal partner può essere un esperienza che crea un enorme intimità e rinforza la fiducia reciproca. Se non l’hai mai fatto, trovi qua alcuni consigli per renderlo più piacevole la prima volta. Innanzitutto considera che la penetrazione anale richiede più pazienza di quella vaginale e che le prime volta ci vuole ancora più pazienza. Non è soltanto questione di allargare lo sfintere, che fa passare le feci con un simile diametro senza problemi, ma è questione di abituarsi ad aprire anche a qualcosa che entra oltre a qualcosa che esce. L’ano è composto da due anelli muscolari: lo sfintere esterno è sotto il controllo del sistema nervoso centrale e lo possiamo influenzare con la nostra volontà, lo sfintere interno sta sotto il controllo del sistema nervoso autonomo. Nelle persone che hanno difficoltà a lasciarsi andare, l’ano è teso cronicamente come lo possono essere le spalle o la nuca.                                               ( WEB )