Le goût sucré

IL PUNTO G della donna


Un punto tutto femminileIl punto G, dal nome del suo scopritore Ernst Gräfenber, è una massa di tessuto erettile larga come una monetina che si trova nella parete anteriore della vagina (dietro l’osso pubico), a una profondità di circa 5 cm.Negli antichi testi tantrici viene chiamato anche saspandana «punto del piacere», «punto della beatitudine» o «punto sacro».Il punto G non reagisce immediatamente quindi va stimolato per un po' prima che dilatandosi e cambiando struttura possa dare tutto il piacere di cui è capace.Molte donne dicono che essere stimolate nella zona del punto G con il dito procura loro orgasmi più intensi rispetto alla penetrazione normale. Alcune preferiscono un tocco più forte, altre più lieve. Si tratta comunque di spingere un po' ma senza esagerare.Certo non tutte le donne reagiscono allo stesso modo alla stimolazione del punto G, per alcune si tratta di un’esperienza poco significativa, addirittura fastidiosa e dolorosa.
Ma cos’è questo punto?Alcuni medici lo definiscono «una zona di sensibilità tattile-erotica sulla parete anteriore della vagina», altri lo chiamano «una piccola massa di tessuto erettile» oppure «corpo spugnoso uretrale» o lo associano alle ghiandole parauretrali (Skene’s glands) che circondano l’uretra femminile.Il punto G è in realtà un'area della vagina più che un punto. É verosimilmente composto da residui di tessuto prostatico maschile che producono un secreto liquido del tutto diverso dall'urina e molto simile al liquido seminale maschile (ovviamente non contiene spermatozoi). La presenza del tessuto prostatico maschile nella donna non meraviglia perchè è solo alla sesta settimana dal concepimento che iniziano a delinearsi le differenziazioni sessuali. Prima di questa data gli embrioni umani sono tutti uguali e ovaie e testicoli si sviluppano da una struttura comune.                                  FINE PRIMA PARTE  ( web )