...il volo...due ore dai balcani per tornare a casa...due ore di rumore infernale che nemmeno l'MP3 può coprire, inutile parlare con il collega senza sgolarsi, nessuna hostess da guardare, nessuno snack da assaggiare...io e queste due ore da passare per ritornare a casa...è meglio chiudermi in me stesso, fare un pò di introspezione e chiedermi chi è salvo, cosa sta facendo, dove sta andando...semplici domande...non altrettanto semplici le risposte......poi lo schianto a ricollegarmi con il presente....si perchè è proprio di schianto che si deve parlare quando un C 130 atterra sull'asfalto di sigonella con la leggiadria di un elefante con il paracadute...e poi come nelle migiori tradizioni la passeggiata sulla pista...non vi preoccupate ragazzi stiamo prendendo l'autostrada...i pulmann sono rimasti bloccati al casello.......finalmente fuori nell'aria un caldo di un sole che non ricordavo più, di una terra che amo sempre più, la fila per i bagagli che non arrivano più e poi il viaggio su dei mezzi che pensavo non esistessero più......Giarre con l'Etna che fuma come un papore di Camilleri, Taormina, Giardini, Roccalumera, S.Alessio ed il mare che mi mancava tanto...il mare della nostra civiltà, dei fenici, dei greci, dei romani, degli arabi, dei normanni, il mare della tolleranza di tutte le diversità, il tesoro della crescita ....così diverso dal mondo da dove vengo...da dove ci separano solo pochi chilometri.......dulcis in fundo mia moglie che per l'occasione non è andata al lavoro, mio figlio che non è andato all'asilo ad aspettarmi di fronte alla caserma...io che in un batter d'occhio mi trovo con i bagagli in mano, mia moglie al collo e mio figlio in braccio a guardarmi severo e con gli occhi dirmi... e ora che fai....io vorrei gridare non vi lascio più ...ma l'urlo mi resta in gola.... però sono felice ...sono a casa!!!!!!!!!
