racconti di vita

Panta rei....


La stazione è deserta. Freddo pungente e nebbia. Sensazione gelida di attesa, sembra quasi di poterla toccare.Cammini adagio per ingannare il tempo immobile. Rumore di passi lontani e odore di treno passato attraversano un inverno umido ancora da cominciare.Cerchi una sigaretta nella tasca destra della giacca. La estrai rapidamente, la stringi tra i denti e le labbra. Fissi la fiamma dell’accendino che un po’ infastidisce gli occhi. Qualche boccata calda, un colpo di tosse e già ti senti meglio, molto meglio.Rumore ovattato in lontananza.All’improvviso ti attraversa il pensiero un fulmine rosa e profumato che sembra illuminare il buio. Ripensi a un anno prima, rivedi la stessa stazione deserta e la stessa faccia. Tu che aspetti un treno che sembra non arrivare mai e un sogno che sta per materializzarsi e diventare realtà. Un’altra donna, un’altra vita. Tu con un anno in meno, mille sogni in più e un bisogno fisico di abbracciarla, stringerla fino a soffocare uno nell’altro. Più ingenuo, forse più illuso ma inspiegabilmente e immeritatamente felice.Lei che sapeva essere ogni cosa, dalla più insignificante alla più importante. Lei che illuminava la malinconia con un semplice sorriso. Lei che ti portava lontano, la via d’uscita dalle tue paranoie inviolate, cancello incantato verso un mondo nuovo. Ora non è più lei, è un’altra donna che vedi scendere dal vagone. E’ bellissima, un angelo biondo vestito di blu che corre verso te gettandoti le braccia al collo.Ti bacia sulla guancia e sorride.“Arrivata. Come stai?”Panta rei.Tutto scorre e si modifica, ma com’è difficile seguire la corrente di una vita intera rimanendo soli