racconti di vita

Ciao, sono un perfetto estraneo, è vero. Forse non avrò il diritto di scrivere qui sul tuo spazio, ma è pubblico, e pertanto lo impiego per lo scopo per cui è stato creato: comunicare. Non ci conosciamo, ma conosciamo entrambi Monica, che è una mia carissima amica. Pertanto qualcosa ci lega dopotutto. Spero quindi tu mi possa capire. Mi ha parlato di te, naturalmente; non devi considerarlo una sorta di tradimento della tua fiducia, al contrario, significa che sei riuscito in poco tempo a toccare una parte del suo animo. Una parte, appunto. Non ho il diritto né l'arroganza di dirti come agire nei suoi confronti, ma forse stai chiedendo più di quanto sia disposta a darti. Posso solo cercare di comunicarti che così facendo non ottieni altro risultato che generare sempre nuova confusione in lei. Il suo è un animo sensibile. Sensibile ai tuoi pensieri e alle tue riflessioni. Sensibile al punto che se da un lato non può e non vuole condividere appieno ciò che le chiedi, dall'altro alimenta in lei un senso di colpa per il rifiuto che ti porge, senso di colpa che, permettimi almeno questa osservazione, non merita di provare. Non ti chiedo nulla, agisci come meglio credi. Tranne una cosa: se hai qualcosa da comunicarle, parlale chiaramente. I silenzi sono pozzi colmi di equivoci.

Monica è una perla rara, i miei silenzi dipendono dai suoi... Non Le ho chiesto niente, perchè niente è quello che vorrei. Ma qualcosa c'è e forse, magari, val la pena viverlo.

Una perla rara, indubbio. Ma non le hai chiesto niente. Hai chiesto lei. E chiedere una perla rara non è cosa da poco.

"Non farmi andare via" ripetevi... però sei tu che ora vuoi andartene senza un motivo ben preciso... Monica

...Hai fatto qualcosa affinche tu possa trovarmi là dove ora verresti che io sia? Cerca di essere felice, questo per me è importante.