Prima rispondendo ad un commento.. ho citato la maniera in cui chiamavo mio nonno.... Kaki.... Ora.. l'origine di questo soprannome con cui poi in famiglia lo abbiamo chiamato sempre tutti.. è nella mia infanzia. Essendo mio nonno svizzero.. e parlando sempre con lui il tedesco, anzi lo svizzero [che è un dialetto tedesco] e visto che in tedesco nonno di sice Grossvater.... si vede.. che da piccolo.. ho utilizzato questo nome per semplicità.. e da lì è rimasto.. Mentre pranzavo pensavo a questo post, a come scriverlo. Ma poi scrivendo, la mia idea iniziale si è modificata...... Cmq.. la base era una domanda: Avete Mai Visto Morire Qualcuno, Tendendolo Per Mano? Ecco, mio nonno è morto poco più di 6 anni fa. Per tutta una serie di complicanze legate ai reni, al cuore, e al suo sistema circolatorio in generale. Lo vedo ancora lì, sdraiato su questo letto impeccabile, in una camera impeccabile, come la Svizzera d'altronde richiede. Lo vedo lì, attaccato ad una macchina che rilascia quattro tipi di medicine contemporaneamente. Per tutti i suoi problemi. E poi lo vedo lì, che mi guarda, mi parla, ridiamo insieme, scherziamo. Mi racconta della sua infanzia. Io sono il suo unico nipote. Mi adorava. Mi amava alla follia. Lui, uomo rude del passato. Burbero con tutti, ma non con me. Duro con tutti, ma non con me. A lui.. che quando veniva in Italia.. nascondevo il fatto che fumavo... Perchè Lui mi intossicava quando ero piccolo.. con i suoi sigari... Poi.. quando ha smesso odiava il fumo... Ma io lo so che tu sapevi.... Caro Nonno, per due giorni parlavamo, parlavamo, parlavamo. Ridevamo insieme... ricordando quelle volte che scappavamo dalla nonna.. per andare in un bar... dove tu.. che eri diabetico.. e non potevi prendere zuccheri.. ecco si.. ti ordinavo il capuccino... con un pò di cacao sopra.. solo quello... Mi facevi una tenerezza. Io piccolo.. tu grande... Io intenerivo te... e tu me. E poi arriva un infermiere. Ci dice che il tuo corpo non funziona più. Che i tuoi reni non funzionano. Che il tuo cuore non funziona, che il tuo sistema circolatorio non funziona. Non ci sono speranze. Non ci sono possibilità. Ci chiede cosa vogliamo fare. Se aspettare ancora qualche giorno.. inutilmente.... O se magari preferiamo.. aiutarti.. con della morfina... In Svizzera funziona così. Mia mamma e mio zio mi guardano. Guardono me, il più piccolo dei presenti. Guardano i miei occhi. Guardano gli occhi della persona che ti amava di più al mondo. Amore immenso. Incondizionato. Unico. Mi guardano e dai miei occhi capiscono che non voglio che tu soffra. No, non posso accettare che Tu te ne vada da me, senza un sorriso. Un ultimo sorriso. E così l'infermiere prende la siringa con la morfina. La indroduce lentamente nella flebo. Contemporaneamente sospende le medicine. Quelle che ti tenevano in vita artificialmente. E io ti tengo la mano. Te la tengo stretta. stretta. stretta. Ti guardo, morire.Da quel momento ho imparato una cosa. Che Amo la VITA.
Post N° 711
Prima rispondendo ad un commento.. ho citato la maniera in cui chiamavo mio nonno.... Kaki.... Ora.. l'origine di questo soprannome con cui poi in famiglia lo abbiamo chiamato sempre tutti.. è nella mia infanzia. Essendo mio nonno svizzero.. e parlando sempre con lui il tedesco, anzi lo svizzero [che è un dialetto tedesco] e visto che in tedesco nonno di sice Grossvater.... si vede.. che da piccolo.. ho utilizzato questo nome per semplicità.. e da lì è rimasto.. Mentre pranzavo pensavo a questo post, a come scriverlo. Ma poi scrivendo, la mia idea iniziale si è modificata...... Cmq.. la base era una domanda: Avete Mai Visto Morire Qualcuno, Tendendolo Per Mano? Ecco, mio nonno è morto poco più di 6 anni fa. Per tutta una serie di complicanze legate ai reni, al cuore, e al suo sistema circolatorio in generale. Lo vedo ancora lì, sdraiato su questo letto impeccabile, in una camera impeccabile, come la Svizzera d'altronde richiede. Lo vedo lì, attaccato ad una macchina che rilascia quattro tipi di medicine contemporaneamente. Per tutti i suoi problemi. E poi lo vedo lì, che mi guarda, mi parla, ridiamo insieme, scherziamo. Mi racconta della sua infanzia. Io sono il suo unico nipote. Mi adorava. Mi amava alla follia. Lui, uomo rude del passato. Burbero con tutti, ma non con me. Duro con tutti, ma non con me. A lui.. che quando veniva in Italia.. nascondevo il fatto che fumavo... Perchè Lui mi intossicava quando ero piccolo.. con i suoi sigari... Poi.. quando ha smesso odiava il fumo... Ma io lo so che tu sapevi.... Caro Nonno, per due giorni parlavamo, parlavamo, parlavamo. Ridevamo insieme... ricordando quelle volte che scappavamo dalla nonna.. per andare in un bar... dove tu.. che eri diabetico.. e non potevi prendere zuccheri.. ecco si.. ti ordinavo il capuccino... con un pò di cacao sopra.. solo quello... Mi facevi una tenerezza. Io piccolo.. tu grande... Io intenerivo te... e tu me. E poi arriva un infermiere. Ci dice che il tuo corpo non funziona più. Che i tuoi reni non funzionano. Che il tuo cuore non funziona, che il tuo sistema circolatorio non funziona. Non ci sono speranze. Non ci sono possibilità. Ci chiede cosa vogliamo fare. Se aspettare ancora qualche giorno.. inutilmente.... O se magari preferiamo.. aiutarti.. con della morfina... In Svizzera funziona così. Mia mamma e mio zio mi guardano. Guardono me, il più piccolo dei presenti. Guardano i miei occhi. Guardano gli occhi della persona che ti amava di più al mondo. Amore immenso. Incondizionato. Unico. Mi guardano e dai miei occhi capiscono che non voglio che tu soffra. No, non posso accettare che Tu te ne vada da me, senza un sorriso. Un ultimo sorriso. E così l'infermiere prende la siringa con la morfina. La indroduce lentamente nella flebo. Contemporaneamente sospende le medicine. Quelle che ti tenevano in vita artificialmente. E io ti tengo la mano. Te la tengo stretta. stretta. stretta. Ti guardo, morire.Da quel momento ho imparato una cosa. Che Amo la VITA.