Pensieri in libertà

Post N° 13


La magia della musica …
 Circa sei mesi fa, il 20 settembre 2006, Sina Paymand – un musicista iraniano di diciotto anni condannato a morte per aver ucciso uno spacciatore quando era ancora minorenne – stava per essere impiccato quando gli è stato concesso il suo ultimo desiderio. Con la corda già legata intorno al collo ed un cappuccio sulla testa, Sina Paymand ha chiesto di poter suonare il suo flauto per l’ultima volta. E così, sul luogo dell’esecuzione, in uno spazio che vede soltanto dolore e morte, si sono levate le note di una musica incantevole … una musica talmente bella e avvolgente che i parenti della vittima ne sono rimasti rapiti e profondamente commossi. È stata una commozione così viva ed intimamente sentita da toccare i loro cuori al punto di chiedere la sospensione dell’esecuzione e di concedere il proprio perdono a Sina Paymand, salvandogli la vita.La legge iraniana, infatti, prevede la non applicazione della pena di morte nei casi in cui i familiari della vittima perdonano e accettano un indennizzo in denaro.Inutili ed inascoltati erano stati, fino a quel momento, tutti i tentativi per ottenere il perdono, ma la musica … la musica, a volte, riesce a penetrare l’animo umano e a toccare le corde più nascoste  della sensibilità … la musica, a volte, ci regala una grande ricchezza interiore … la musica, a volte, riesce a far emergere la parte migliore di noi, in una sorta di catarsi … la musica, a volte, è magica … Non nascondo che questa vicenda mi ha fatto commuovere … come se la magia di quella musica fosse arrivata fino a me …