Pensieri in libertà

Post N° 90


C’è un solo modo
 Secondo un pentito di camorra, i casalesi hanno deciso di uccidere Roberto Saviano e la sua scorta entro dicembre, prima di Natale, perché il suo libro (Gomorra) ha destato troppo clamore."Non cambia niente” ha affermato Saviano “l'importante è tenere la testa sollevata … bisogna resistere, resistere, resistere".Tra i vari commenti a questa agghiacciante notizia, ho scelto quello di Claudio Fava (giornalista siciliano minacciato di morte dalla mafia, figlio di Giuseppe Fava ucciso dai mafiosi) che condivido in toto:"C'e' un solo modo per far sentire a Roberto Saviano la nostra amicizia e la nostra solidarietà: liberare questo Paese dalle mafie e dalle camorre. Ciascuno faccia la propria parte, sino in fondo. A cominciare dai giornalisti: scrivano chi organizza le serrate dei commercianti contro gli immigrati a Castelvolturno, raccontino le carriere di governo cresciute all'ombra dei casalesi, si occupino delle cento storie in cerca d'autore che aspettano d'essere raccontate tra la Sicilia e la Campania. Altrimenti, i gesti di solidarietà resteranno solo parole di carta".È vero, c’è un solo modo … liberare questo Paese dalle mafie e ognuno di noi (cittadini, politica, informazione) deve fare la propria parte, così come Saviano ha fatto e sta facendo la sua parte.A Saviano voglio dire semplicemente: GRAZIEGrazie per l’esempio che ci hai dato e ci continui a dare. Grazie per resistere. Sono le persone come te che fanno continuare a vivere la speranza che un futuro diverso sia possibile.GRAZIE!