una tempesta calma

Prologo


Il suono del citofono era inconfondibile. In altri momenti ci si sarebbe accapigliati per rispondere. Quel giorno la piccola Polly era sola, ma non aveva paura. Aspettava visite.- Chi è? - Pepito.- Sali?- ... Si.Pepito salendo su per le scale, contava le porte e sei piani sono tanti a dieci anni. Polly l'aspettava dietro la porta, eseguendo alla lettera i precetti paterni che le proibivano di aprire la porta senza prima aver accertato chi ci fosse dall'altra parte. Era emozionata e non riusciva a tenere fermi i piedi per la frenesia. Plin Plon.- Chi è?- Ancora... Sono io Pepito!- Lo so, ma lo devo chiedere è la regola per evitare problemi...- Si ma ora mi apri che mi è venuto anche il fiato grosso.- Va bene. Ma la parola d'ordine?- Quale parola d'ordine?- La nostra parola d'ordine.- Ehm.- Allora?- Waka?- Jawaka!! Esatto... sei proprio tu. Pepito.Le quindici mandate che separavano i due bambini si aprono e lasciano che l'abbraccio tra i due sia combaciante.da "La complice della felicità" Di P.J. Forteleza
Waka/Jawaka