Il caldo opprimente, di notte diventa insopportabile.
Mi alzo e vago come un'anima in pena per casa.
La finestra offre uno squarcio di cielo notturno.
Poche stelle ofuscate dalla combustione della nostra costante
autodistruzione.
Poche macchine di passaggio e il ronzio di condizionatori,
rumori di una città dormiente non bastano a coprire il vocio
dentro me.
Un dialogo surreale si svolge tra me e me stesso.
Se almeno ci fosse la luna piena potrei ulularle il mio disappunto,
la mia angoscia.
Muta interlocutrice la luna.
C'è qualcosa di estraneo in questa esistenza...
Non mi rimane che andare a letto e dormire.

Laurie Anderson - O supermaN