L'ascolto delle persone non è semplice, perché è un riascoltarsi. Ascoltare se stessi è ancora più complicato perché applichiamo la selezione “artificiale”, sentiamo la “musica” che ci serve. Nell'ascolto del mare, quando possibile, ovvero laddove gli umani e le loro cose tacciono, cerchiamo respiri sereni, una sorta di joga naturale che ci tiene attaccati li con l'udito per il suono e con l'olfatto per la sua salsedine. Credo che come ogni forma d'ascolto sia una condizione di equilibrio fragile, che può essere rotta solo dal ritorno al fare...per non sentire, appunto.
ascoltando
L'ascolto delle persone non è semplice, perché è un riascoltarsi. Ascoltare se stessi è ancora più complicato perché applichiamo la selezione “artificiale”, sentiamo la “musica” che ci serve. Nell'ascolto del mare, quando possibile, ovvero laddove gli umani e le loro cose tacciono, cerchiamo respiri sereni, una sorta di joga naturale che ci tiene attaccati li con l'udito per il suono e con l'olfatto per la sua salsedine. Credo che come ogni forma d'ascolto sia una condizione di equilibrio fragile, che può essere rotta solo dal ritorno al fare...per non sentire, appunto.