salsedine del sogno

LA PROFONDITA' SFUGGENTE


di Gianni Casubaldo© Quando guardi quella persona, ti saltano in mente tanti pensieri che non ti distolgono lo sguardo da lei. È rigida, con le mani poggiati sopra le ginocchia. Quando inizia a parlare, le sue labbra sottili sembrano accennare un lieve tremore e il suo addome si contrae, sembra d'intravvedere una piccola buca quasi che il corpo diventasse una spugna strizzata. Che fatica Maurizio quelle parole! Sembra che stai dando un esame. Anzi no! Sembra che stai raccogliendo tutte le tue forze per far conoscere agli altri quello che senti. Ma quando parli agli altri non sei un libro aperto con tutte le descrizioni minuziose del tuo sentirti bene o male. Quando parli agli altri non sei una delle tante storie da far conoscere. Niente di tutto questo! Sei un rumore imperfetto di parole che giocano ad impressionare una situazione, uno spazio ricavato e soprattutto qualche attenzione da catturare. Ma il rumore di Maurizio non è fatto per spaventare, altrimenti provocherebbe l'effetto contrario. È quel rumore fatto per essere ascoltato come quello che deve ascoltare il meccanico per capire il difetto o la precisione di un motore. Ma a differenza del piede di un acceleratore, quando a far rumore è la tua voce, caro Maurizio, devi solo cercare la profondità in cui si propaga e più sentirai la difficoltà a trovarla, più dovrai esprimerti. Perché in fondo tutti quanti cerchiamo profondità per sperare di mettere radici chiamate certezze. Ma spesso tutto sembra rimanere sospeso a mezz'aria. Chissà? Basterebbe respirare semplicemente per questo.
“Gola del Furlo” questa foto appartiene a Raffaele Birnardo