salsedine del sogno

FINO ALLE SOPRACCIGLIA!


FINO ALLE SOPRACCIGLIA!Di Gianni Casubaldo©Non si aggancia! Forse saranno le mani fredde o semplicemente troppo nervose che la mente non riesce a controllare nemmeno con uno sforzo disumano. Eppure basta infilarlo in quella fessura ed è fatta.Basta! La cassa toracica ospita un respiro pesante gonfiandosi fino quasi a fare esplodere le costole, per poi sgonfiarsi e far cadere le braccia verso il basso, mollando la presa. È la resa? Forse. Ma sarebbe un film già visto di storie vissute a pezzetti ed interrotte dopo qualche difficoltà capite male. I gesti più complicati sono quelli da fare a se stessi, qualcuno li chiama il livello d'autonomia, altri con parole talmente ridondanti da sfiorare il ridicolo: le proprie libertà. Le braccia ciondolano ai bordi della sedia e mi ricordano quelli di qualche morto ammazzato dentro a un saloon di qualche vecchio film western. No. non si rilassano solo i morti, anche i vivi cedono spesso dinnanzi alle acrobazie dei loro equilibri di sopportazione. Vanno giù per terra come al termine di un girotondo, seppur poco gioioso, perché in fondo sdraiati si può vedere bene il soffitto o ancora meglio se all'aperto i colori e gli umori del cielo. Ma dopo un po' che lo guardi ti viene in mette quello che stavi cercando di fare con un'assurda inspiegabile fatica: stavi cercando di agganciare quella cosa perché ti andava di farlo. No! Perché sentivi il bisogno di farlo, perché...come si dice? Per la tua libertà....ah,ah,ah,ah! Sembrano i gesti di un ubriaco, ma non ho mai visto un ubriaco fradicio sobrio! In piedi! Gambe rigide come le bitte ai porti dove si attaccano le funi delle navi. Le mani ritentano l'aggancio con una forza disumana dei polpastrelli ad evitare qualsiasi tremolio o maldestro movimento. Il maschio e la femmina di origine incerta, forse metallo, forse plastica, boh! Il problema è che per la mani, sia la femmina che il maschio sono piccoli e si perdono tra i polpastrelli nervosi... ecco! Finalmente l'aggancio è avvenuto, ma mai mollare la presa, soprattutto all'inizio perché il maschio potrebbe scappare in un attimo! Il pollice e l'indice afferrano la cerniera ed iniziano a tirare su qualche centimetro, è fatta. Ora si può respirare nella nuova dimensione.Ma qual'è questa dimensione? Ci sono situazioni in cui le parole possono descrivere fino ad un certo punto poi è come se pian piano vengono meno, si ritirano su, sempre più su, man mano che la chiusura lampo chiude tacca dopo tacca per finire la corsa proprio sulle sopracciglia degli occhi. A molti risulterà scomoda questa posizione ma il mondo è pieno di chiusure lampo e a quella delle scarpe, della patta dei pantaloni o del maglione nessuno ha niente da obiettare. Ma per le altre chiusure lampo che partoriamo nei più improvvisati dei non detti ci sarà qualche polpastrello disposto per un energica apertura lampo? 
“Zip it!” questa foto appartiene a Isobel