Quando ascolto persone che si arrogano il diritto di dire agli altri “Io so quello che senti”, non so se provare rabbia, schifo o malinconia come nella canzone di Claudio Lolli. Siamo nel 2016 e continuiamo a sorbirci persone che dai vari pulpiti ci danno definizioni del piacere, del sesso e della procreazione. Tutto con la pretesa assoluta e fanatica di dirti quello che tu senti nell'elenco del bene e del male.
Io so quello che senti
Quando ascolto persone che si arrogano il diritto di dire agli altri “Io so quello che senti”, non so se provare rabbia, schifo o malinconia come nella canzone di Claudio Lolli. Siamo nel 2016 e continuiamo a sorbirci persone che dai vari pulpiti ci danno definizioni del piacere, del sesso e della procreazione. Tutto con la pretesa assoluta e fanatica di dirti quello che tu senti nell'elenco del bene e del male.