salsedine del sogno

di morte violenta


 C’è qualcuno che pensa male ma alla gente non frega niente, è il risultato che conta. E il risultato della televisione in diretta da sempre sono i morti ammazzati. I morti di ieri a Monaco, sono il penultimo di questo macello. Poi si scopre che il diciottenne attentatore era in cura per depressione, era preso in giro dagli amici, veniva guardato con sospetto dai vicini! Fantastico! Il mostro è servito! Siamo sempre più un società primordiale che cerca il sangue del MIO sangue, la MIA religione, il MIO colore della pelle, la PERFORMANCE migliore. E allora che spazio può avere la cura in tutto questo? Che diciamo ad un depresso? Ad un alcolista? Ad un senza fisssa dimora? Comprendiamo il suo disagio? Lo martirizziamo sui suoi sensi di colpa? Sediamo la sua impulsività? Oppure siamo stronzi con noi stessi e diciamo semplicemente: Avanti un altro. Smettere di capire, aspettando che tutte le repressioni eruttino dallo sconosciuto qualunque fino a diventare notizia di strage è nostra collettiva responsabilità.  
“°.°.°.°.°” questa foto appartiene a siamonumeri