salsedine del sogno

quando si muore, si muore soli


E alla fine ciò che resta di Fabio l'hanno ritrovato. In un luogo abitato dalla disperazione, capannone abbandonato alla stazione fontivegge di Perugia. Luogo abituale per farsi di nascosto in compagnia della propria disperazione. Non sappiamo se a Fabio è successo così. Ma chiediamoci almeno non la morbosità di queste storie, ma il fatto che si muore di nascosto nei posti dove la TV con i suoi chi l'ha visto è difficile che arriva. Più facile che si senta la puzza di un corpo decomposto. E allora che facciamo chiudiamo qui con il "poveraccio" aspettando il prossimo??? E facile assolverci da soli, ci riesce bene. Vista la situazione andrebbero potenziate le unità di strada, operatori disarmati che offrono sicurezza con la loro vicinanza incondizionata. In quanto a Fabio non mi resta che citare Faber: "questo ricordo non vi consoliquando si muore si muore soli." 
“Despair” questa foto appartiene a Robert Park