salsedine del sogno

film lo specchio


Ieri sera mi sono visto in dvd un film stupendo: lo specchio di Andrej A. Tarkovskij 
Il film dalla fotografia stupenda, narra specchi frammentati dei ricordi del grande regista in un atmosfera densa di poesia. Mi piace condividere con tutti coloro che passano da qui la poesia del padre del regista, che viene narrata, un pezzo, all’inizio del film,,, Arsenij Tarkovskij, Primi incontri “Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania,soli a questo mondo. Tu eripiù ardita e lieve di un’ala di uccello, scendevi come una vertigine saltando gli scalini, e mi conducevi oltre l’umido lillà nei tuoi possedimential di là dello specchio.Quando giunse la notte mi fu fattala grazia, le porte dell’iconostasifurono aperte, e nell’oscurità in cui lucevae lenta si chinava la nudità nel destarmi: “Tu sia benedetta”, dissi, conscio di quanto irriverente fosse la mia benedizione: tu dormivi,e il lillà si tendeva dal tavoloa sfiorarti con l’azzurro della galassia le palpebre,e sfiorate dall’azzurro le palpebrestavano quiete, e la mano era calda.Nel cristallo pulsavano i fiumi,fumigavano i monti, rilucevano i mari,mentre assopita sul tronotenevi in mano la sfera di cristallo,e – Dio mio! – tu eri mia.Ti destasti e cangiasti il vocabolario quotidiano degli umani,e i discorsi s’empirono veramentedi senso, e la parola tu svelò il proprio nuovo significato: zar.Alla luce tutto si trasfigurò, perfinogli oggetti più semplici – il catino, la brocca – quando,come a guardia, stava tra noil’acqua ghiacciata, a strati.Fummo condotti chissà dove.Si aprivano al nostro sguardo, come miraggi,città sorte per incantesimo,la menta si stendeva da sé sotto i piedi, e gli uccelli c’erano compagni di strada,e i pesci risalivano il fiume,e il cielo si schiudeva al nostro sguardo…Quando il destino ci seguiva passo a passo,come un pazzo con il rasoio in mano.”