unangolodilibertà

in vena di RICORDI..


 Saranno state più o meno le 14 quando ho risposto al telefono..eri tu che mi dicevi di aver finito di pranzare e se potevamo vederci verso le 16 dato che né te né io avevamo gli impegni sportivi..naturalmente ho accettato subito..Forse era settembre, non era ancora freddo perché ricordo che indossavo il mio giubbetto di jeans preferito e non avevo né sciarpa né guanti..Mi sei venuto a prendere alle 15:10..la puntualità diciamo che non è stato mai il tuo forte e siamo andati al parco,in motorino,in 2 e senza casco,vabbhè era vicino e lo so che non si fa..Al parco c’eravamo solo noi e qualche vecchietto che giocava a bocce o passeggiava con le mani dietro la schiena..mi ricordo che ci siamo incamminati per il parco e tu m hai preso la mano,io sempre con le mani fredde..Forse all’inizio eravamo in silenzio,capitava, ma non di quei silenzi che pesano,che sembrano nascondere ansie di cose da dire ma che non si sa da dove iniziare né quei silenzi da non parlo perché aspetto che parli tu che io proprio non ho niente da dirti..In silenzio,ogni tanto ci voltavamo a guardarci sorridendo o mi stringevi più forte la mano per farmi sentire che avevi capito..Poi l’aria ha iniziato a cambiare..si è alzato il vento e le foglie hanno cominciato a danzare su se stesse le une con le altre..mi sono stretta un po’ più forte a te perché un brivido mi correva lungo la schiena e ha iniziato a piovere..e noi abbiamo continuato a camminare..La pioggerella si è trasformata in uno scroscio d’acqua violento e abbiamo cercato riparo accanto al chiosco del bar che d’estate era sempre aperto..Mentre l’acqua veniva giù ricordo che abbiamo iniziato a ridere,zuppi fradici e infreddoliti e il tuo viso si avvicinava sempre più al mio,potevo sentire il calore del tuo respiro,le nostre labbra si sono sfiorate per poi aprirsi in un bacio..non so quanto tempo trascorse..ma quando scostai il viso dal tuo per guardarti..aveva smesso di piovere..Quanti anni sono passati!Ma ti amo come allora..:-)