Tailleur nero, sottogiacca bianco, un'aria seria, serissima. La tensione alle stelle, la voce tremante, un'emozione difficile da nascondere. Mentre aspettavo il mio turno fissavo quel libro, che non mi stancavo di sfogliare, una copertina blu, e il mio nome inciso. Sono passati esattamente due anni da allora. Era il giorno della mia tesi di laurea. Quanto l'ho desiderato, eppure quella mattina se avessi potuto avrei cancellato tutto. Ansia, paura, ero letteralmente terrorizzata....un'aula gremita di gente, ma per me solo i parenti più cari e nessun amico, avevo preferito così...I quindici minuti più lunghi della mia vita ma, allo stesso tempo, troppo brevi per spiegare un'anno di lavoro. Terminata la discussione, sono corsa fuori, all'aria aperta, un'aria calda, caldissima...Solo in quel momento mi sono rilassata, mi sono liberata da quello stato di tensione, di stordimento...e solo quando è scomparsa la paura sono riuscita a percepire la bellezza di quel giorno...una vittoria, un traguardo...comunque fosse andata! E andò bene, benissimo...oltre ogni aspettativa...110 e lode...quella voce mi rimbomba ancora nella mente, un ricordo che resterà per sempre impresso, insieme alla mia espressione incredula "ho sentito bene?" le mie prime parole...e poi subito ad abbracciare mio padre...era il più serio di tutti, ma io lo so che era anche il più orgoglioso, il più felice..."lo sapevo che sarebbe andata così" mi hai detto...io invece non te l'ho detto...ma se avessi dovuto dedicarla a qualcuno...l'avrei dedicata a te...a te che mi hai sempre guidato e incoraggiato...a te che quel giorno sei stato orgoglioso di me...Il senso di orgoglio...è quello che mi resta ogni volta che penso a quel giorno...insieme alle immagini, un pò sbiadite dalla tensione, dall'emozione...e al ricordo di quelle voci che mi sussurravano "Tanti auguri dottoressa!"...
25 marzo 2004..."Tanti auguri dottoressa!"...
Tailleur nero, sottogiacca bianco, un'aria seria, serissima. La tensione alle stelle, la voce tremante, un'emozione difficile da nascondere. Mentre aspettavo il mio turno fissavo quel libro, che non mi stancavo di sfogliare, una copertina blu, e il mio nome inciso. Sono passati esattamente due anni da allora. Era il giorno della mia tesi di laurea. Quanto l'ho desiderato, eppure quella mattina se avessi potuto avrei cancellato tutto. Ansia, paura, ero letteralmente terrorizzata....un'aula gremita di gente, ma per me solo i parenti più cari e nessun amico, avevo preferito così...I quindici minuti più lunghi della mia vita ma, allo stesso tempo, troppo brevi per spiegare un'anno di lavoro. Terminata la discussione, sono corsa fuori, all'aria aperta, un'aria calda, caldissima...Solo in quel momento mi sono rilassata, mi sono liberata da quello stato di tensione, di stordimento...e solo quando è scomparsa la paura sono riuscita a percepire la bellezza di quel giorno...una vittoria, un traguardo...comunque fosse andata! E andò bene, benissimo...oltre ogni aspettativa...110 e lode...quella voce mi rimbomba ancora nella mente, un ricordo che resterà per sempre impresso, insieme alla mia espressione incredula "ho sentito bene?" le mie prime parole...e poi subito ad abbracciare mio padre...era il più serio di tutti, ma io lo so che era anche il più orgoglioso, il più felice..."lo sapevo che sarebbe andata così" mi hai detto...io invece non te l'ho detto...ma se avessi dovuto dedicarla a qualcuno...l'avrei dedicata a te...a te che mi hai sempre guidato e incoraggiato...a te che quel giorno sei stato orgoglioso di me...Il senso di orgoglio...è quello che mi resta ogni volta che penso a quel giorno...insieme alle immagini, un pò sbiadite dalla tensione, dall'emozione...e al ricordo di quelle voci che mi sussurravano "Tanti auguri dottoressa!"...