FRANCESINA

Post N° 24


Si era fatta dondolare. Era bellissima. Il cielo fuori, nel frattempo, era una danza di fiocchi di neve. La sua tazza fumava sul lato della scrivania, ricordava quelle sensazioni. Le aveva intrappolate nuovamente. La casella della mail segnava un nuovo messaggio. Era nuovamente Susè. Le chiedeva cosa avrebbe fatto questo Natale, se lo avrebbe passato con Paul, aveva piacere di vederla e di conoscerlo. E si bloccò su quelle  parole. Su quel nome, che tanto era famigliare come sconosciuto. Dov'era?. Silenzi ormai che duravano da parecchi giorni. Nell'agenda  ancora quel post it. E di nuovo un soffio di malinconia accarezzò il suo volto. Le rispose in velocità dicendole che non avevano ancora deciso e che le avrebbe fatto sapere qualcosa quanto prima. Non accettava farsi vedere debole. Nememno davanti a Susè, davanti alla sua migliore amica. Era stata sempre lei l'animo forte, quello che non conosceva sconfitte tradotte in lacrime. Le stesse che ormai negli ultimi tempi sembravano essere diventate padrone di lei. Stava andando troppo oltre. Spense tutto e iniziò a prepararsi per l'invito della sera. Cena veloce, un giro nel piccolo centro e poi a casa. Aveva voglia solo di questo. Di conoscere il suo nuovo compagno di viaggio e finirla lì. Puntuale, Federico suonò il campanello e dopo pochi istanti si ritrovò sotto casa. Era elegante, preciso come nel suo lavoro. Un mazzo di tulipani a cogliere il suo stupore. Lei aveva puntato su un look più casual, ma gli occhi di Federico non nascondevano il solito imbarazzo. I primi minuti furono solo silenzio, compagno che fu inclinato da Federico " Marianne ci penso da parecchio ma tu qui che ci fai ?? Una come te avrebbe puntato altrove!". Era partito male con lei. Mentre le parole scorrevano in velocità tra le sillabe, Marianne cercava il modo più cortese per rispondergli. L'unica cosa che riuscì a dire fu " casualità!" e rimase ferma lì. Federico, percepì di aver sbagliato l'approccio, ma ormai erano già arrivati al porto. Lo conosceva quel posto. Riconosceva ogni istante, catapultata in un passato troppo vicino, in profumi che erano di loro. Quell'odore di mare d'inverno tradì i suoi occhi.