FRANCESINA

Post N° 12


 Il giorno dopo, Marianne non riuscì a combinare nulla di buono, continuava a giocare con la matita tra le mani perdendosi tra le nuvole sopra di lei, poi appoggio il mento sul suo palmo della mano lo rivide passare sotto la sua finestra, la testa bassa, il suo sguardo triste di qualcosa che stava andando via, in due direzioni che non erano più le stesse, forse. Entrambi erano rimasti in attesa, con i pensieri si erano cercati a qualsiasi ora pur non sapendolo  lei, forse, non immaginava che Paul sarebbe sparito così ne nulla, come nel nulla le apparse la prima volta in una calda giornata di settembre; Lui, non era affatto sparito, si era solo defilato, ancora una volta,  non voleva interpretare gesti, azioni, pensieri,quella notte d'amore lo aveva segnato, come lei del resto, le emozioni che faceva trasparire dalla sua voce, aspettava solo un nuovo segnale, decise lei di far un ultimo tentativo in quel vecchio bar di periferia, decise di attenderlo e di vederlo ripassare, sembrava esser passato tanto tempo, invece era solo un mese dall’ultima volta che si erano amati. Fu ,invece Paul,a vederla a  bere il solito caffè dalla vetrina del bar,  entrò. “Ciao Marianne...” Lei alzò lo sguardo dal giornale sotto i suoi occhi, il mento in perfetta sintonia con i suoi occhi, non sapeva bene quale espressione avesse avuto il suo viso in quell'istante, non seppe dir nulla che un semplice "finalmente!". Lui ordinò un caffè macchiato, due croissant alla marmellata e chiacchierano per ore, o forse solo per alcuni minuti, ma il tempo sembrava si fosse fermato, e loro sembravano non si fossero mai lasciati. "Mi sei mancata, le sussurrò dolcemente all'orecchio."