Creato da martinomaria il 19/10/2008
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thriller - Una diasforia presente, pressante... insorge, distrugge...

Post n°6 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da martinomaria
 

 
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martinomaria
martinomaria il 03/10/10 alle 09:46 via WEB
Recensione di Nicola Amato: “ Agonia Folle ” è un eccellente thriller psicologico che la poetessa e scrittrice Maria Martino, col sapiente uso di uno stile narrativo votato all'introspezione psicologica dei personaggi coinvolti, presenta prepotentemente alla ribalta della letteratura. La trama è di quelle per cui la suspance non viene presentata palesemente al lettore, ma lasciata alla sua costruzione interiore man mano che gli eventi narrati si succedono. Il quadro psicologico del personaggio principale, inoltre, si descrive da sé in quanto traspare dalla narratività stessa. In un turbinio di intrecci e di intrighi, tutto nasce e ruota intorno ad una madre che uccide il proprio figlio, provata psicologicamente da vicende familiari accadutale nella sua infanzia. L'ottima gestione dello stile narrativo porta Maria Martino a costruire opportuni flash-back psicologici che il personaggio principale rivive e rielabora continuamente, mentre contemporaneamente vengono narrati gli stessi accadimenti con la visione però realistica cercando di dare una spiegazione logica ai fatti accaduti. Volendo prendere in prestito un termine dal linguaggio cinematografico, potremmo affermare che questo romanzo è per certi versi gestito a livello narrativo con un “ montaggio parallelo ”, ovvero, lo stesso evento viene elaborato dalla psiche della protagonista e parallelamente vengono narrate delle vicende che riguardano proprio l'evento elaborato mentalmente ed accaduto diverso tempo prima. Si tratta in definitiva di un ottimo libro che, sebbene possa portare lo stato d'animo di qualche lettore a provare una naturale sensazione di un certo senso di disforia, stimola tuttavia la riflessione e mantiene incollati alla sedia sino all'ultima pagina, grazie proprio al collante narrativo impresso in maniera egregia dall'autrice. Da consigliare sicuramente.
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