mari

pittore


Nelle fonde segrete di tristezzaDove il Destino ormai mi ha relegatoE mai penetra un raggio rosa e lietoE io solo con la Notte, ospite ostile,vivo come un pittore che un sardonico Iddioha dannato a dipingere su tenebree, cuoco di funebri voglie,metto a bollire e mastico il mio cuore,s’accende a tratti, e s’allunga, e s’espandeuno spettro di grazia e di splendore.Dal suo orientale muoversi sognanteRavviso, come giunge alla misuraDi se stesso, la mia Visitatricesoave – nera, eppure luminosa.BAUDELAIRE