Marina Libri e Rime
promozione dei libri e delle filastrocche di Marina Duccillo
Post n°38 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da marinad63
dal LIBRO "PERCHE' AMIAMO SCRIVERE" di Duccio Demetrio L'amore per la scrittura, il desiderio di intrecciare tra loro parole da noi create, perché da esse un senso appaia, un messaggio prenda forma, è indizio di un legame fatale. Vano negarlo. Più forte e indissolubile di un affetto umano, è capace di aiutarci a comprendere la bellezza incontrata. Sa trattenere gli istanti di gioia più luminosi mutandoli in un racconto. E' una passione cui siamo predestinati, che non ci abbandona. ... Da migliaia di anni è lo specchio assiduo, molte volte infedele, della condizione umana. ... Scrivendo ci separiamo da noi stessi. Qualcosa sgocciola dal nostro interno e si fa inchiostro. |
Post n°37 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da marinad63
“La maestra, nel frattempo, era davvero diventata importante perché lavorava nel Grande Castello della Sapienza e insegnava alle altre maestre in una lingua che, si diceva, avrebbe dato dei superpoteri a chi la sapeva parlare. Ma un giorno venne un Fantasma Nero che la portò via dalla sua scuola e la tenne prigioniera per oltre tre anni. Quando uscì dalla prigione, cappuccetto fucsia si ritrovò su un sentiero libero ma sterrato e pieno di buche e pensò: è sempre meglio della prigione... camminerò sul sentiero e saluterò tutti quelli che incontro, conosciuti e sconosciuti. Se dovessi cadere in qualche buca, mi alzerò con le mie forze ma, se non dovesse bastare, ho sempre l'aiuto di cappuccetto azzurro, di cappuccetta bianca piccola, dello zucchero buono e dello zucchero magico. Con loro, ce la posso fare”
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Post n°29 pubblicato il 02 Novembre 2011 da marinad63
Marina Duccillo ha fatto parte del G.A.M. Gioventù Ardente Mariana dal 1983 al 1996; in questo libro è evidente tutta la profondità della sua esperienza di quegli anni ed emerge la solidità di una formazione dalla quale continuamente attinge, fondata sulla Parola di Dio e sui preziosi insegnamenti di don Carlo de Ambrogio del quale riporta alcuni commenti Un libro nato dalla proposta e dall’incoraggiamento di chi ha creduto in noi e nella forza della nostra testimonianza di sposi e di genitori. Si presenta nella forma di commento ad alcuni passi scelti dall’Antico e dal Nuovo Testamento. Si rivolge ai fidanzati, alle coppie, ai genitori, agli operatori della pastorale della famiglia, a chi convive con la malattia, in particolare con la malattia di Parkinson, a chi li cura, a chi li assiste, a chi lotta per i propri diritti, a chi vuole una vita semplicemente normale, a tutti coloro che hanno il piacere dileggere una storia d’amore a lieto fine, una storia vera". Il libro nasce dalla volontà degli autori di far conoscere la loro storia, una storia d’amore unica, a lieto fine nonostante le prove più dure. Queste prove si chiamano epilessia per lui, malattia di Parkinson per lei. Il lieto fine si chiama Gemma, nome scelto non a caso, dal doppio stupendo significato di pietra preziosa e di bocciolo che si apre alla vita. Il libro non parla di malattia, che pure fa parte del racconto autobiografico degli autori-protagonisti, piuttosto narra l’incontro e il percorso di una coppia felice, dal fidanzamento fino alla gradita sorpresa di una lettera inviata loro dal papa Benedetto XVI. La fede in un Dio che è Amore e Padre e la fiducia nella vita malgrado tutto spingono Marina e Riccardo a lottare per i diritti di tutte le persone disabili, alimentano la loro voglia di collaborare e di partecipare da volontari e non da assistiti, fanno maturare in loro la consapevolezza di vivere un miracolo, il miracolo di una vita normale. L’originalità è tutta nello stile: semplice, scorrevolissimo, diretto, e allo stesso tempo attraente e vario, che spazia dal diario alla filastrocca, dal racconto alla lista, dalla citazione biblica al referto medico, senza mai sfiorare il cattedratico, con la costante attenzione al lettore, perché il messaggio arrivi chiaro, comprensibile, coinvolgente e colpisca nel profondo. Una scelta stilistica e linguistica che è il frutto di una solida preparazione e di un continuo allenamento, perché solo chi conosce bene il proprio campo sa rendere semplici i contenuti complessi, sa trasmettere esperienze personali che sembravano indescrivibili e che invece, attraverso le sole parole scritte, diventano emozioni alla portata di tutti, senza che il lettore si accorga, alla fine, di averle condivise e fatte proprie. - M. Duccillo, R. Clerico (2011) Voglia di essere felici, Garcia Edizioni. |
Post n°28 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da marinad63
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Post n°21 pubblicato il 11 Ottobre 2011 da marinad63
L'UNDICESIMA MONTAGNA
Ho impresso nella mente quel preciso momento che cambiò il mio destino solo pochi anni fa, la più ovvia reazione di sconforto e sgomento lasciò spazio pian piano a una più forte volontà.
Con sincerità ripeto in ogni angolo del mondo: - neanche io, come voi tutti, avrei scelto questa via- ma sentivo chiaramente, come spinta dal profondo, che la strada che si apriva oramai era la mia.
Mai avrei immaginato che la mia creatività e quel sogno di imitare Michelangelo e Leonardo si sarebbero svegliati con idee e attività ai piedi di note montagne divenute il mio traguardo.
In quest'avventura la gente qualunque accompagnata dal proprio coraggio pronta a salire e andare dovunque dà inizio al progetto di un insolito viaggio.
10 montagne 10 anni, il nome del mondiale progetto, che vi invito ad osservare sotto un diverso e nuovo aspetto.
La fatica quotidiana è la scalata di ogni giorno per chi mai guarisce e soffre con il corpo o con la mente; non sei solo in questa lotta se un istante guardi intorno, contro le due malattie si vuol vincere totalmente.
Verso la vetta che rappresenta la sconfitta definitiva di malattie così diffuse ancora senza guarigione aderisco volentieri alla grande iniziativa con la mia penna e con voi scalerò una montagna chiamata emozione.
Marina Duccillo
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Post n°20 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da marinad63
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Post n°16 pubblicato il 16 Settembre 2011 da marinad63
«Una storia d'amore tra due persone meravigliose che si sono trovate ad affrontare una malattia.
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Post n°15 pubblicato il 13 Settembre 2011 da marinad63
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Post n°10 pubblicato il 03 Settembre 2011 da marinad63
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Post n°8 pubblicato il 30 Agosto 2011 da marinad63
Il Mio Tulipano Mi fu donata da un’associazione un pomeriggio non molto lontano col suo foglietto della spiegazione una spilletta con il tulipano.
Fino a quel giorno non avevo notato quei tulipani presenti qua e là, altre notizie allora ho cercato spinta soltanto dalla curiosità.
Cercai sul web e non mi sorprese che tutto quello che mi appariva era completamente in inglese non proprio tutto perciò si capiva.
Quindi ripresi la spiegazione di quel foglietto col tulipano ed iniziai la mia traduzione per farla leggere in italiano.
Ora quel fiore che richiamava l’Olanda un altro simbolo per me è diventato; mi infastidiva la frequente domanda sul perché di uno strano significato.
Ma adesso che sono una mamma felice anche se insonne e un po’ rallentata e coltivo il sogno di fare la scrittrice al tulipano mi sono affezionata.
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Inviato da: P.P.65
il 15/05/2012 alle 11:14
Inviato da: P.P.65
il 15/05/2012 alle 11:13
Inviato da: marinad63
il 26/01/2012 alle 05:19
Inviato da: VentoDiPoesia
il 11/10/2011 alle 12:01
Inviato da: lunatikina6
il 30/08/2011 alle 22:57