Quante notti...

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Molte volte penso che mi piacerebbe “spegnere” il cervello... toglierlo come se fosse un cappello... per far prendere aria ai miei pensieri e poter vedere il mondo con il solo supporto degli occhi... e m’immagino di averli grandi... teneri e curiosi... come quelli di un cane... creature semplici... che si accontentano di stare in un recinto... o accanto a un padrone... pazienti... perché dove li mettiamo è legge... senza diritto di replica... senza che si pongano domande. Forse il mondo sarebbe diverso... più lineare... più vivibile... meno paranoico. Seguendo i miei pensieri... mi accorgo di come certi momenti siano incredibilmente ricchi e intensi... si comincia a scrivere più velocemente... sospinti dal vento delle emozioni forti... sembra che le parole ti escano come la saliva dal dentista... quando tieni la bocca aperta. Così mi rendo conto che il ricordo del passato sbiadisce giorno dopo giorno... e se non mi affretto a ripercorrerlo... tra breve... sarà inesistente... forse... come conseguenza... avrò semplicemente più spazio per analizzare il presente e pianificare il futuro... il fatto è che noi siamo la somma del nostro passato... il risultato di un insieme di episodi... di scelte... di errori... di orrori e bellezze. Per questo bisogna fissare il passato con le parole... altrimenti non potremmo descrivere la nostra vita. Il mio passato è certamente interessante... ma così complesso che... a guardare indietro... sia pensando alle cose belle che a quelle brutte... mi vengono le vertigini. La capacità di inventarmi un futuro possibile non ce l'ho... talvolta, la realtà è più forte... dico talvolta perché con la fantasia io ci convivo... e penso che questo sia il mio caso. A volte... certe notti... mi sento vuota... spossata... inerte... senza quelle emozioni che mi suggeriscono le cose da dire... ma la forza mi può assalire inaspettatamente... e allora mi viene voglia di conquistare il mondo e desiderare di possedere tutte le cose belle possibili... l'energia che scaturisce da me, talvolta è solare... idrogeno puro. Allora posso prendere fuoco e amare appassionatamente... senza confini... la passione mi esalta... m'infervora... mi travolge. L'incapacità di dominare alcune mie debolezze... come il piacere eccessivo per il cibo... è l'unica cosa che accetto con consapevolezza e alla quale non mi ribello... non posso devastare il mio corpo coscientemente... riducendolo a una massa di grasso... a una cosa informe e orrenda... mi provocherebbe ferite talmente profonde... che non riuscirei più ad accettarmi... ho troppo rispetto per me stessa... e allora facciamolo questo sacrificio...