Quante notti...

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Posso dire la mia sulla vita e su me stessa… posso dire che sono una raccoglitrice di sorprese, di imprevisti, di primavere che mi aspettano sotto la sabbia bianca delle promesse. Posso dire che tutto può accadere, dipende dagli occhi che indosso… posso dire che abito un quartiere nel centro di me stessa, dove la perfezione è vincibile, dove ancora non so se ciò che è strano è diverso da me o è solo un capriccio. Posso dire che ho sempre un cuore a vela da rispettare, con la coerenza di una barca che naviga sottocosta… posso dire che sono una collezionista di stupori e che non mi arrendo mai. Quando mi chiudo nelle gelosie, nelle indecisioni fumose, nelle giornate indolenti… la vita mi sgrida, mi scuote e mi allontana dalla secca dei silenzi. Posso dire che sfioro con le dita il ritmo dell’ anima che da sempre mi indica la vita… apro le labbra per respirare e le richiudo per un bacio o per tacere. Posso dire che spesso mi ritrovo nella terra di nessuno ma che poi riscopro come il "mare di tanti". Quante luci si sono spente in me… quanti conti fatti che non tornano… e così per cambiare mi guarisco, mi meraviglio, sciolgo la neve, mi perdo in una spiaggia, dove l’ orizzonte più grande è il libro che non riesco a scrivere. Posso dire di me che vivo, alla ricerca infinita delle verità che mi calmano ansie e paure… sbriciolando le ore veloci e le giornate infinite. Come canzoni ascoltate per tutta la vita, mi ripeto senza capire, nel frattempo, quanto tempo è passato senza saperlo ascoltare. Sprecando fino l'ultima goccia dell’energia che ho… vivendo… appassionandomi… posso dire la mia su me stessa, meglio di chiunque altro. °