Quante notti...

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Le donne… oggi è il nostro giorno… così dicono… così vogliono farci credere… invece io… in questo giorno, voglio stare sola… coccolarmi… abbracciarmi… pensare alla donna che sono… sempre… e non solo oggi… voglio rimanere in silenzio… abbracciata a me stessa. In certi momenti la solitudine… che a volte assume l’aspetto di una piovra tentacolare… è un’ancora di salvezza… un’isola sulla quale ritrovare la serenità e la dolcezza dei propri pensieri. Sento l’armonia e la sinfonia del silenzio… è come un concerto che protegge la mia sfera cerebrale. Entrare nel mondo di un’altra persona crea degli squilibri… una situazione che… da un momento all’altro… potrebbe trasformarsi in un’incognita o in un problema angosciante… anche se a volte desidero farlo. Non ho mai capito perché… alcune persone… diventano, in poco tempo, troppo esigenti… forse hanno paura di essere sfruttate… prese in giro… ingannate… utilizzate… perché non ci vedono come siamo veramente… ma ci idealizzano… o ci demonizzano… e ci fanno diventare un obiettivo da raggiungere… così diventiamo… per loro… il capestro che li umilia non appena, per un motivo o per l’altro, non rispondiamo a un sms… non appena li mettiamo da parte… involontariamente. In fondo… noi donne… siamo semplici… ci piace anche capire quanto siamo desiderate… ci costruiamo una corazza per soffrire di meno… o forse… ci prepariamo mentalmente alla sofferenza. Siamo semplicemente donne… e quelle vere… si muovono con discrezione… e lasciano un segno indelebile. Le donne hanno percezioni particolari… sensibilità più accentuate… istinti più attenti… intuizioni precise… essere incomprese ci rende più forti… combattiamo la paura… affrontiamo le situazioni… la libertà è il nostro regno. Ho sempre ammirato l’essere donna… non nel modo in cui lo fanno gli uomini. A volte immagino un uomo che si scalda la cena da solo… che si rifà il letto… che mette in ordine… ci pensate? Ve la immaginate la musica senza una donna? Ah! Quali note spente sarebbero… le labbra… il viso… il sorriso… il corpo delle donne… che sinfonia… che magia! Una donna scrisse questi versi che mi hanno affascinato tanto da conservarli nella memoria e che dedico a tutte noi donne: “Amo le donne perché sono materne anche a cinque anni, sensuali anche a tre, erotiche anche a sessanta, civette anche a ottanta, e la loro attività preferita… siano segretarie o ingegneri, casalinghe o impiegate… la vera grande attività che svolgono perfino quando dormono… è amare”. L’amore è donna… amare è un verbo che per essere capito va coniugato al femminile…