Quante notti...
Solo la notte offre la possibilità di vivere intensamente.
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Post n°179 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da Buiosudime
Spesso si vive una vita apparentemente normale, nella quale pensiamo di essere liberi nelle nostre scelte... così... inconsapevolmente si finisce per mentire a se stessi... ma basta che qualcuno ci coinvolga nelle sue decisioni per rendersi conto che non si è completamente liberi... in questa modo sei più oggetto che soggetto e chinando la testa al rammarico invochi il destino... la sfortuna... l'imponderabile. Ti rendi conto che volere essere protagonista della tua vita... maschera il tentativo di essere padrone della vita altrui... che quello che ti manca sono le abitudini che hai acquisito e non riesci a tornare a vivere la tua vita di prima... soprattutto quando ami... perché alcuni pensano che adattarsi significa amare, al punto che si rendono conto di amare quando perdono l'oggetto dell'amore... come i bambini che perdono il giocattolo. Io ho sempre vissuto la mia libertà... completamente... senza paure... non pensando al giudizio degli altri... ho vissuto i miei momenti in modo pieno, senza rinunciare a me stessa e ho sempre preso le mie decisioni in coscienza... per vivere il presente, non bisogna lasciarsi trascinare dalla corrente del destino ma scegliere il percorso da fare... se subisci la vita non stai vivendo la tua vita... ma quella degli altri... e io voglio vivere la mia vita... |
Se non mi farai
domande, non
dovrò mentirti...
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Oggi cm tutte le altre volte, quell'emozione leggendoti..
nn è cambiata di una virgola.
Queste tue parole, mi fanno venire in mente una cosa scritta da F.Volo..
Le prime luci del mattino
Quando entro in casa, cerco di nascondere il disagio che mi porto dentro.
Così, senza rendermene conto, ho imparato a recitare, a fingere, soprattutto a imitare.
Imito l’idea di moglie che ho in testa;
imito le mie amiche innamorate e felici;
imito la me sposata dei primi tempi che non sono più capace di essere.
Tutto questo per evitare che lui possa vedere in me un’inqui...etudine interiore,
un eccesso di tristezza. Molte volte ho paura, aprendo la porta, di tornare a casa priva di sentimenti per lui.
Prima di entrare faccio sempre un lungo respiro e indosso una maschera.
Certi giorni ho l’impressione che capisca quando fingo e non dica nulla.
A forza di fingere, a volte non so più nemmeno quale sia la verità.
Com’è potuto succedere? Eravamo così sicuri del nostro amore.
" Fabio Volo"