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In classe come in aereo

Post n°2 pubblicato il 05 Aprile 2007 da mariodaleo
 

I giovanissimi non saranno sicuramente felici all'idea, ma la possibilità che l'uso dei cellulari venga bandito dalle scuole è reale: sono pronti due disegni di legge. Una è stato presentata dall'on. Alba Sasso, dell'Ulivo, vice presidente della commissione cultura della camera. Prevede che i telefonini non possano assolutamente essere introdotti e utilizzati in classe nelle ore di lezione, un divieto che coinvolge sia alunni che docenti. L'uso sarà consentito negli spazi e nelle ore consentite, per esempio nel corso dell'intervallo. «Non c'è nessuna motivazione realistica perché continui questo malcostume - ha osservato l'on. Sasso - i ragazzi potranno essere reperibili attraverso un numero verde che le scuole andranno ad istituire, per venire incontro alle esigenze delle famiglie di poterli rintracciare in ogni momento. Niente giustifica il loro uso nelle ore di lezione».

Un sacrificio che durerà alcune ore quindi, ma che ai ragazzi costerà molto: spesso le richieste dei docenti si scontrano infatti con le proteste di ragazzi, e talvolta i loro stessi genitori, che ormai considerano il telefonino come un'estensione del proprio corpo. In Italia si contano 33 milioni di cellulari: lo possiede il 95% dei giovani tra i 14 e i 16 anni e il 99% di quelli tra i 17 e i 18. Il suo uso si sta diffondendo anche tra i giovanissimi: lo possiede il 50% dei ragazzini tra gli 8 e i 13 anni.

«In Francia - spiega il spiegato il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli - l'uso dei cellulari nelle scuole è già vietato da oltre un anno. In Italia la legge vieta ai minorenni di essere intestatari di un'utenza, nonostante ciò pullulano da tempo nelle cartelle e negli zaini dei bambini. Non ci troviamo ancora ai livelli della Corea, dove si parla di dipendenza e psicopatologie, ma l'utilizzo è decisamente intensivo e l'età media degli utenti si è abbassata di molto».

Oltre a ristabilire il livello di attenzione nel corso delle lezioni, il provvedimento potrà forse rappresentare un freno contro il fenomeno del bullismo: non è raro che telefonini e videofonini siano utilizzati per scambiare immagini a sfondo sessuale o video di violenze, poi mandati in rete. Risale a qualche giorno fa l'episodio più recente, accaduto in una scuola elementare di Firenze, dove i bambini di quinta si scambiavano immagini pornografiche sui loro telefoni.

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Un blog di: mariodaleo
Data di creazione: 05/04/2007
 

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