Creato da zengi1955 il 16/02/2015

Spiritualità

Meditazione,religione,spiritualità

 

 

Differenza religione e spiritualità

Post n°2 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da zengi1955
 
Foto di zengi1955

C’è differenza tra religione e spiritualità.

Per un momento andiamo al concetto di sostanza della persona. Per sostanza si intende “ciò che sta sotto ad una data realtà” per cui quella realtà è quella e non può essere un’altra. Ad esempio se io vedo un gatto e cane facilmente posso dire quale sia la differenza tra questi due animali. Posso, allora, anche arrivare a comprendere quale sia la realtà (ciò che identifica in questo caso l’animale) e quindi la sostanza del gatto e del cane, per cui il gatto è gatto ed il cane è cane. Lo stesso ragionamento può farsi per qualsiasi realtà. Così ad esempio, comprendo subito quale sia la differenza tra un animale ed una pianta, e così via per tutte le realtà del mondo. Allora, quale è la sostanza della persona, per cui una persona è persona e non un’altra cosa? Quale è la sostanza della persona per cui una persona è necessariamente una persona e non può essere diversamente?

La sostanza di una persona è data dall’insieme di corpo ed anima. I cristiani parlano di anima, gli orientali di spirito e gli atei di mente. In definitiva, si parla di una unione di una componente materiale e di una componente immateriale. Nel caso di sostanza di tipo cristiana, una persona che sia solo anima, cioè senza corpo, è uno spirito o fantasma. Se è solo corpo senza anima siamo di fronte ad un cadavere. Di conseguenza una persona deve essere l’unione di queste due componenti. Cosa significa questo? Che noi dobbiamo nutrire queste due componenti. Ora il corpo lo si nutre facilmente perché si vede; lo spirito non si vede ma si avverte nell’interiorità.

E’ nel nostro intimo si avverte che il nostro spirito ha bisogno di essere nutrito. Dio nell’ultimo giorno della creazione si è riposato non perché aveva bisogno di riposo come lo intendiamo noi. Dio non ha bisogno di nulla altrimenti non sarebbe Dio. Nell’ultimo giorno Dio ha contemplato la sua opera e questa opera era veramente “buona”. Così noi dovremmo usare un giorno alla settimana per nutrire il nostro spirito, la nostra anima. Ecco la spiritualità è questa. E’ vivere pensando principalmente al proprio spirito. Ma in sintesi quale differenza vi è tra religione e spiritualità?

La religione ci dice come dovremmo vivere la nostra vita in ossequio a Dio. Si prega Dio, si vive per Dio, si seguono delle regole, si va a Messa, si seguono precetti, si fanno pellegrinaggi, ecc. La persona spirituale compie le stesse azioni. Allora quale è la differenza? La persona religiosa lo fa per dovere, perché magari se non si fa questo si và all’inferno. La persona spirituale compie le stesse azioni per amore, perché ha compreso ciò che il Signore desidera come una persona amata comprende ciò che la persona amata desidera e non vi è bisogno che glielo si dica. E’ l’amore che spinge i due innamorati.

Quando la religione si incontra con la spiritualità si ha la persona santa. E’ una persona che vive nel mondo ma non è di questo mondo. Ricordiamo due grandi figure del secolo scorso che sono stati designati come le due più grandi figure rappresentative dell’umanità: Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II. Queste due persone non solo hanno passato la loro esistenza pregando, ma hanno pregato con le opere e con l’amore per l’uomo. Pensiamo a quanti viaggi nel mondo ha fatto Papa Woitila, a quante persone ha portato opere di pace e di benessere economico, così come Madre Teresa di Calcutta.

 
 
 

Concetto Religione.

Post n°1 pubblicato il 16 Febbraio 2015 da zengi1955
 
Foto di zengi1955

La Religione è una dottrina che racchiude in se tre concetti. 1) Concetto di un Dio, Onnipotente e Creatore; 2) Concetto di una creatura creata da Dio. 3) Concetto di dipendenza della creatura nei confronti di Dio. Gli Ebrei considerano l'azione di Dio come una continua azione creatrice nei confronti della creatura.

Da questa considerazione si deduce che sono solamente 4 le autentiche religioni che posseggono questi concetti: Induismo, Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo. Si deduce ancora che quelle che consideriamo religioni, come le filosofie orientali, non sono religioni ma appunto filosofie, metodiche etiche che si muovono su un piano orizzontale, su un piano umano. Ad esempio il buddhismo non è una religione in quanto desidera solo raggiungere un equilibrio interiore e niente altro.

In più la nostra religione ha un qualcosa in più rispetto alle altre. E' una religione del Libro perché possiede verità scritte in un testo sacro (Bibbia per ebrei e cristiani, Corano per Islamismo, Libri veda per gli induisti) ma è principalmente l'incontro con una Persona, il Cristo.

Il termine religione ha anche un altro significato: dal latino religere si identifica la religione come un supporto per l'uomo. Dove l'uomo non arriva, allora si prega per chiedere un aiuto con il proprio Dio o si demanda a lui le nostre azioni, ciò che non riusciremmo a portare a termine. Così l'uomo si sente protetto se compie alcune azioni liturgiche per ingraziarsi Dio. Proprio per questo motivo alcune teorie atee hanno affermato che la religione è l'oppio dei popoli proprio perché allontanerebbe l'uomo dalla lotta, anche armata, per la propria difesa.

Alcune teorie hanno anche evidenziato come questo Dio limiti la libertà dell'uomo per cui l'uomo non può affermarsi nella propria interezza perché sempre deve rispondere ad una entità di cui non comprende spesso ciò che desidera dall'uomo. Nietzche, ad esempio, arrivò a dire che Dio è morto perché credeva nella forza dell'uomo tanto da considerarlo un altro dio; siccome non possono coesistere due divinità, uno deve morire ed in questo caso vide la morte di Dio. Ritengo che questo sia vero perché è morta l'idea di un dio che non esiste più. O meglio, è morta l'idea di un dio che non è mai esistita. Una idea buddhista dice che se incontri il tuo buddha, uccidilo perché sicuramente questo budda non è reale, ma frutto della tua volontà, della tua immaginazione.

Dio è al di sopra di ciò che noi possiamo pensare e la meditazione è necessaria per comprendere la realtà di Dio che spesso può essere conosciuto solo per via apofatica (negativa, nel senso che si può dire di Dio solo ciò che non è).

 
 
 
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