Righe a contar di me

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Quando ero adolescente immaginavo la mia vita in un modo ben preciso, con tutto quello che la rendeva a tutti gli effetti una vita perfetta.. da Mulino Bianco insomma . Le mie scelte successive hanno avuto sempre un comune denominatore: il perseguire questo fine. E dovevo togliere di mezzo, ogni volta che si presentava, l'imprevisto che lo minava. Bene, a parte il fatto che realizzare tutto ciò mi fa venir la pelle d'oca, ora che sono quasi nel mezzo del cammin, posso dire di non aver capito un'emerita cippa! Ebbene sì, ho sbagliato. Col senno di poi penso che avrei dovuto accogliere quegli imprevisti come una manna dal cielo. Certo, sliding doors ecc ecc.. non mi è dato sapere come sarebbe andata, ma sento che ora avrei quel calore che invece ora mi manca e mi rende tanto dura... tanto sola (per non dire una acida signorina di mezza età).Beh, ora mi si ripresenta l'opportunità (i bivi nella mia vita sono all'ordine del giorno) e stiamo a vedere se l'avrò capita o no.Accidenti, voleva essere un post serio e invece la mia vocetta ironica (il dualismo perpetuo è in me) l'ha compromesso.. pazienza :-P